Ci si attendeva un avversario consapevole delle proprie armi, su un campo ridotto a pantano sul quale poi, a conti fatti, è stato impossibile manovrare.
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Il Catanzaro sciupa clamorosamente un’occasione andando a pareggiare in casa del Messina, su un terreno impraticabile.
Ad una cosa, in particolare, dovrà prestare attenzione l’US Catanzaro: a non sottovalutare l’ardore di una squadra ancora viva, seppur invischiata nella lotta per retrocedere.
Cominciamo dai numeri, impietosi per una sfida dal sapore antico, con una storica rivalità tra le tifoserie, tra l’altro: in casa Messina, alle 19.00 di ieri, il bilancio dei tagliandi staccati, a parte i 750 destinati agli ospiti, vedeva appena 400 biglietti per la Curva Sud e addirittura 63 per la tribuna centrale.
La vigilia di Messina – Catanzaro si apre con una notizia che addolora il mondo del calcio e gli sportivi in generale: è morto Carlo Tavecchio.
Coordinarsi e viaggiare tutti insieme: questo il messaggio più volte ribadito in settimana e rinnovato dalla stessa società, attraverso una nota.
“Il momento è arrivato. Se ne parlava ormai da tempo e oggi sono cominciati i lavori di rimozione delle vetrate che separano la tribuna coperta dal terreno di gioco dello stadio Ceravolo”. Si esprime in questi termini l’US Catanzaro attraverso una nota pubblicata sul sito ufficiale. “Una straordinaria opportunità per i tifosi giallorossi che seguono […]
Si chiama ‘mercato di riparazione’, ma l’US Catanzaro non ha proprio nulla da “riparare”. D’altra parte, non potrebbe non essere così, per una macchina praticamente perfetta.
L’US Catanzaro si assicura dal Benevento l’attaccante Enrico Brignola, già a disposizione del tecnico Vincenzo Vivarini.
La vittoria di domenica non “certifica” e non sancisce nulla: il cammino del Catanzaro, verso la meta, è ancora lungo e sarà impervio.