“Com’è essere il vice di Vivarini? Una palestra, c’è da imparare tanto“. Partiamo dalla considerazione con la quale mister Andrea Milani chiude il suo intervento ai microfoni, nel post-gara di Catanzaro – Monopoli.
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Determinazione e rabbia: ecco la ricetta, per tornare alla vittoria, prescritta da Vincenzo Vivarini.
“È mancata la stoccata, è mancato il gol, ma ho poco da rimproverare alla squadra“: sereno, pacato, distinto, Vincenzo Vivarini si presenta nella sala stampa dello stadio “Enrico Rocchi” di Viterbo.
Attende una “partita sporca”, al “Rocchi”, mister Vivarini. Questo, in poche parole, il pensiero del trainer abruzzese, in vista della gara che domani alle 17.30 il Catanzaro giocherà a Viterbo.
Quando si vincono le partite, è sempre difficile guardare alla prestazione del singolo, si tende a valutare complessivamente il gruppo, soprattutto se si parla di questo Catanzaro.
Emozioni forti. Risulta difficile individuare pecche o sbavature dopo un 4-0. L’ennesimo risultato tondo, che non ammette repliche. Ed è anche difficile rintracciare una squadra che addirittura riesca a maturare lo stesso passivo, all’andata e al ritorno.
Il Catanzaro è padrone del suo destino.
È tornato e si è (ri)preso di diritto la scena, Dimitrios Sounas.
I fatti confermano, ancora una volta, quanto preannunciato alla vigilia: non esistono più partite “alla portata”, partite “abbordabili”. Del resto, Vincenzo Vivarini era stato chiaro.
Nessuna amarezza da “smaltire” o metabolizzare per l’US Catanzaro che, a Messina, appena due giorni fa, ha visto interrompersi il ciclo di vittorie, stoppato sull’1-1 da un avversario arcigno e su un terreno ben oltre il limite della praticabilità.