C’è Gelmi e Quagliata si avvicina. Polverizzati i biglietti per Brescia

Dini

Ad eccezione di Koutsoupias, le operazioni in uscita assestate dal Catanzaro in questa sessione di mercato erano e sono tutte attese. È il caso di Volpe (primo in assoluto a salutare, con l’arrivo del nuovo anno), Piras, Turicchia; è il caso di Andrea Dini.

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E ce ne saranno altre, con ogni probabilità, tra coloro che necessitano di spazio, continuità, nuovi stimoli. Stimoli che evidentemente mancavano al centrocampista greco, sul quale l’US (in particolare il ds Polito) aveva puntato tanto in estate, sebbene non fosse arrivato pronto sul piano della condizione atletica.

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Potrebbe non essere l’unica cessione imprevista, quindi, quella di Koutsoupias: gennaio è ancora “lungo” (il mercato chiuderà ufficialmente giorno 3 febbraio ed entro quella data il Catanzaro avrà anche affrontato il Cesena) e, si sa, se non vi sono particolari urgenze le trattative sono destinate a procrastinarsi fino al “gong”, incluse occasioni dell’ultimo momento.

A proposito di partenze “in scaletta”, quindi, ecco che si incastra quella di Dini. L’esperto portiere, che fino a qualche giorno fa aveva ricoperto il ruolo (scomodo) di “vice” Pigliacelli senza mai debuttare tra i pali, ha di fatto salutato i Tre Colli per accasarsi in una piazza altrettanto calda e importante: per lui il Catania, dove siglerà un contratto biennale.

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Slot immediatamente – anzi, preventivamente – colmato dal sodalizio di via Gioacchino da Fiore, che ha individuato in Ludovico Gelmi l’uomo ideale. Classe 2001, dunque un Under (aspetto non marginale, come tassello nell’organico) dall’esperienza comprovata tra Serie C e Primavera, Gelmi si aggrega alla truppa giallorossa con la formula del prestito fino a fine stagione.

Trinkenhaus

Sullo sfondo, l’affascinante impegno col Pisa. Gli uomini di Pippo Inzaghi non hanno palesato alcuna flessione dopo la sosta (temuta dall’ex bandiera del Milan e della Nazionale). E fermarsi, quando si è “in palla” e la macchina si dimostra rodata è sempre un’incognita che può portare con sé un qualche strascico.

Dini e Viola

Invece i pisani – che non mollano la presa dietro la capolista Sassuolo e mantengono un discreto vantaggio sullo Spezia, terzo – hanno dato prova di ardore contro la Carrarese, pratica per nulla facile, anzi.

Caserta e Polito

Basti pensare che al cospetto della compagine di Calabro, meno di due mesi fa, il Pisa aveva perso: “La Carrarese è la squadra che ci ha messo sotto più di tutte”, diceva ai microfoni Inzaghi, nel post-partita, a proposito del valore di un avversario che sta facendo il suo onesto campionato e per questo non è da ritenere più la neopromossa che deve farsi le ossa.

Inzaghi Pisa

L’auspicio è che domenica il “Ceravolo” possa rivelarsi fortino inespugnabile e, a maggior ragione, la pioggia di queste ore non vada compromettendo la cifra tecnica della partita tra due squadre che prediligono il fraseggio, su un campo presumibilmente reso pesante.

Tifosi Pisa

Potrebbe conoscere la prima chiamata l’ultimo arrivato sotto la Torre, l’attaccante danese Meister (un 2003 proveniente dal Rennes, in Ligue1), arruolabile contro le Aquile. Ed è altrettanto probabile che in casa Catanzaro potrà apparire qualche volto nuovo per la sfida, tra poco più di quarantotto ore, oltre a Gelmi: Giacomo Quagliata si avvicina dalla Cremonese, in qualità di inquilino della corsia giallorossa, nonché Over al posto di Dini.

Caserta

Volgendo, poi, lo sguardo un po’ più in là, in direzione “Rigamonti” di Brescia – per il match di domenica 26 – sono stati letteralmente polverizzati i circa mille tagliandi riservati ai sostenitori ospiti: inevitabilmente, complice il bel gemellaggio tra le tifoserie, saranno molti i vessilli giallorossi sventolati nei settori di casa.

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