C’eravamo tanto amati.
Allo stato delle cose, ancora non è chiaro se aggiungere il punto interrogativo o lasciare il punto.
Così come non è chiaro, è ambiguo, è aperto a più interpretazioni, il ringraziamento che Vincenzo Vivarini ha espresso attraverso i suoi canali social.
Gesto che prende forza e vigore tenendo conto che l’uomo, da sempre dai toni garbati ed eleganti, non ha mai cercato riflettori, né ha mai usato, come tramite, la cassa di risonanza che Facebook o Instragram ovviamente conferiscono.
In parole povere: se Vivarini si espone a tal punto, ci sarà un perché. Anzi, più d’uno.
Perché forse, al di là delle questioni strettamente economiche che scavavano un solco tra domanda e offerta, tra l’allenatore e la proprietà, a questo punto i rapporti tra le parti – da sempre poste in evidenza la stima reciproca e l’intesa tra il trainer abruzzese ed il presidente Floriano Noto – possono essersi incrinati.
Sospetto che emergeva, ancor di più, nella freddezza tra i due, sabato al Poligiovino, in occasione dell’allenamento congiunto con la formazione Primavera.
Ma non è il caso di alimentare illazioni, il tutto è da prendere col condizionale.
Quel che resta, allora, sono parole scritte. Le parole digitate da Vivarini, poco fa e che aggiungono apprensione, se non sconforto nei tifosi che auspicano la prosecuzione del matrimonio tra il mister e l’US Catanzaro. Anzi, forse è il caso di dire “auspicavano“, al passato, ormai. Ma vedremo cosa accadrà nelle prossime ore, mentre vi è da preparare una partita, l’ultima della stagione, che potrebbe consegnare alle Aquile un altro trofeo.
“Grande Stagione!! Calciatori immensi!! Tifosi impareggiabili!! Società straordinaria!! Staff tecnico di categorie superiori!! Staff medico competente!!! Direttori all’altezza!!!”, ha scritto Vivarini, citando e distribuendo elogi in egual modo per tutti.
Laconica – a parte i tre punti esclamativi – la chiusura di questo post: “Grazie a tutti per questa annata!!!”
C’eravamo tanto amati?