Ci siamo: finalmente il “Ceravolo” – Il Corsivo

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Finalmente ci siamo. Si ritorna al “Ceravolo”. La gara di Lecce con la Ternana, vinta non senza soffrire, è la sintesi perfetta di ciò che implica la Serie B. Occorrerà talvolta riconoscere il valore superiore – magari nelle individualità – di avversari, ci saranno partite “sporche” da vincere con grinta e cinismo e si svilupperanno “più partite” nell’arco di una partita. Sarà questo il corso naturale delle cose.

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Vincenzo Vivarini, da bravo maestro alla lavagna, lo ha annunciato da settimane. Perché il Catanzaro deve ancora calarsi, pienamente, nella categoria nella quale è approdato dopo una C stravinta in scioltezza e, oggi che siamo arrivati appena alla terza giornata di campionato, “non sappiamo quali siano i valori individuali nella rosa“.

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Si è espresso in questi termini, saggiamente, il tecnico di Ari alla vigilia (LEGGI QUI), sottolineando di conseguenza un aspetto importantissimo: sì, contro la compagine di Lucarelli si è scelto di dare continuità alla formazione di Cremona –  ed è probabile che tra poco, al cospetto dello Spezia, verranno confermati almeno otto/nove undicesimi della formazione “tipo” – “ma non è detto che si tratti dell’undici migliore”.

In questa fase di analisi iniziale e studio, l’obiettivo del mister è confezionare “il miglior Catanzaro nel minor tempo possibile” e occasioni prestigiose – ammettiamolo – come una gara notturna contro un avversario pur sempre fresco di Serie A (indipendentemente dalla retrocessione) rappresenta un banco di prova degno di nota.

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E saranno avversari solo per novanta e più minuti, Vivarini e Massimiliano Alvini: l’ex allenatore della Cremonese – sempre misurato nelle sue parole – non ha celato la stima nei confronti del collega, ritenuto “un amico” pubblicamente. “Il Catanzaro ha un’identità ben precisa”, dichiarava Alvini due giorni fa (LEGGI QUI), prima di partire per la Calabria. Per la cronaca, due pareggi e un successo a testa, fotografano i precedenti tra le due realtà calcistiche, nel corso degli anni: insomma, un incrocio che si è proposto davvero di rado, avendo “frequentato” altri panorami per decenni.

Determinazione e umiltà sono le carte a cui ricorrerà il Catanzaro, potendo contare, finalmente, sulla spinta di uno stadio tutto esaurito: la festa, intanto, si preannuncia già nei pressi dell’ex “Militare”, con lo splendido corteo annunciato dal tifo organizzato che, per avvalorare ulteriormente il debutto delle Aquile in B, nel proprio tempio, partirà dalla sede di via Paglia, alle 19.00, muovendosi tra cori e colore fino all’ingresso del settore.

In campo, poi, sarà battaglia vera. I protagonisti, quindi, non dovrebbero discostarsi granché da quelli visti al “Via del Mare”. L’assetto tattico ricalcherà quel 4-4-2 “variabile” in corso d’opera, con Situm e Krajnc (quest’ultimo pronto a fare l’esordio dal primo minuto) ai lati e Scognamillo e Brighenti davanti a Fulignati, nel pacchetto centrale. Possibile avvicendamento sulla corsia destra, con D’Andrea al posto di Oliveri; in mediana, ecco Ghion e Verna, mentre Vandeputte sgaserà sulla sinistra. Complice una condizione non al top e la possibilità di poter cambiare, è probabile che Iemmello partirà in panchina per dare una chance a Donnarumma, al fianco di Biasci.

Calcio d’inizio alle 20.30, arbitrerà Luca Zufferli di Udine.

 

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