“Conta il risultato…” – Il Corsivo

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Premessa doverosa: “melius est abundare quam deficere”. Tradotto in italiano, “è meglio abbondare che scarseggiare”. Se Fabio Caserta si è trovato costretto a lavorare in questi due mesi disegnando bozzetti tattici non proprio conformi alle sue idee iniziali, adesso “si sta ribaltando la situazione”, come direbbe Giovanni Storti.

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Oltrepassato questo sfiancante calciomercato che poco consente – a tutti gli allenatori – di disporre dei tasselli al proprio posto, adesso ci si potrà focalizzare in questa “parte 2” di allenamenti, approfittando della sosta. Sosta che si rende provvidenziale: intanto per poter sperimentare e rodare i sistemi da adottare, e di conseguenza per permettere ai nuovi di inserirsi gradualmente.

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Sì perché, per l’appunto, adesso il Catanzaro si trova con una trentina di uomini in rosa, tra acquisti (ben diciotto) e quegli elementi che non hanno trovato la collocazione auspicata, in uscita.

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Tuttavia, oliare i meccanismi non sarà certo un processo subitaneo: ci vorranno settimane, ma è normale. Così come è legittimo, ancora, non alterare le cose, sebbene il 3-5-2 “arrangiato” in queste prime uscite crediamo possa essere messo da parte, a beneficio di quel 4-2-3-1 congeniale al credo del mister melitese e in virtù del quale ci si è mossi in sede di mercato.

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“Nessuno ha la bacchetta magica, ma faremo di tutto per arrivare nel minor tempo possibile ad avere una squadra con una identità, come ci siamo posti io e il direttore”, diceva Caserta ieri, dal Poligiovino (LEGGI QUI), sottolineando nuovamente il concetto di “interpretazione del sistema” più volte esposto, complice il lavoro in tandem col ds (e amico) Polito.

Dolce benessere

E Caserta ha colto l’occasione per tornare sulle precedenti dichiarazioni, rese a caldo, dalla sala stampa del “Manuzzi” nella tarda serata di mercoledì, per chiarire: “Mai parlato di mancanza di voglia”, ha detto, ripetendo quanto l’approccio a Cesena sia stato steccato e accentrando su di sé ogni eventuale responsabilità, in quanto timoniere.

Manuzzi Cesena

Ma c’è un altro punto – che trova d’accordo tutti, stampa e tifosi – e quantomai attuale: data la circostanza è prioritario vincere, pur senza brillare, perché conta il risultato. Ovvio che sia così, specie per una squadra che – d’accordo, l’US non parte per stravincere il campionato – si trova due punticini in graduatoria e appena un gol fatto.

Caserta

E ne ha tre, di punti, la Carrarese dell’ex Calabro, ospite questa sera all’ex “Militare” con l’intento di levarsi una soddisfazione (inutile dire quale) e dare continuità di prestazioni e magari risultati.

Calabro

Allora, come premesso, non dovrebbe variare l’assetto dei giallorossi, che dovrebbero schierarsi col 3-5-2 (da Cittadella, allora, si potrà assistere a qualche novità, pescando dagli ultimi arrivi): davanti a Pigliacelli, Brighenti dovrebbe tornare nel terzetto difensivo, completato da Antonini e Bonini. Probabile panchina per Scogna, quindi.

Cassandro a Cesena

Ai lati viaggeranno Cassandro e Turicchia, fresco di chiamata in Under 21 e in vantaggio su Ceresoli per la fascia sinistra. Cabina di regia e interdizione che vede in Petriccione, Pontisso e Pagano i protagonisti.

Turicchia

In avanti dovrebbe essere Pittarello il centravanti di riferimento, in tandem con Iemmello: non ci sarebbe da stupirsi, ovviamente, se per la coppia d’attacco si dovesse tornare “all’antico”, con Biasci accanto al capitano.

Calcio d’inizio alle 20.30, arbitrerà Daniele Perenzoni di Rovereto.

 

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