Un pareggio figlio di una gara equilibrata, quello maturato al “Nicola Ceravolo” tra il Catanzaro di Vincenzo Vivarini e il Palermo di Eugenio Corini. Il risultato più corretto vista la mole di gioco proposta da entrambe le compagini, che pure hanno provato a prevaricarsi, perlopiù nella seconda frazione di gioco.
La formazione siciliana, reduce dalla vittoria interna del turno precedente contro il Modena, ha ben approcciato il match, procurandosi anche diverse situazioni pericolose in cui avrebbe potuto mettere in difficoltà la difesa delle Aquile, apparsa visibilmente sottotono meno di una settimana fa contro la Feralpisalò.
Giallorossi e rosanero dai due volti; entrambe le formazioni fanno registrare un dato particolare: si tratta della terza e della quarta squadra per reti segnate in campionato (37 sono i gol in stagione per il Palermo; 34 quelli del Catanzaro) ma che, al contempo, risultano essere tra le difese maggiormente battute (31 gol subiti dalla squadra calabrese, 28 dai siciliani).
Lo stesso Corini, ai microfoni, ha proposto un’attenta disamina della gara, ponendo l’accento sulla complessità della sfida e su come sia stata sviluppata nei novanta minuti di gioco da ambedue le compagini: “Partita aperta, in cui entrambe cercavamo reciprocamente di prendere dei vantaggi sull’avversario”, esordisce l’allenatore bresciano.
Prosegue nell’analisi: “Abbiamo avuto una grande occasione per far gol sullo 0 a 0. Difatti, l’ultimo quarto d’ora del primo tempo la squadra mi ha dato la sensazione di poter far gol – osserva il tecnico bresciano -. Poi buon approccio nella ripresa, ho avuto la percezione di poter andarla a vincere”.
La mente rimanda, inevitabilmente, al match del “Renzo Barbera” risalente allo scorso dicembre, quando i rosanero erano usciti sconfitti per 1-2 contro Aquile, ma col rammarico di aver accorciato le distanze solo nel finale, in seguito ad un evidente dominio a tinte giallorosse, soprattutto nei quarantacinque minuti iniziali: “All’andata avevamo fatto un ottimo primo tempo, poi eravamo andati in una difficoltà emotiva dopo lo 0 a 2 – ammette l’ex centrocampista del Chievo -. Oggi invece si sono affrontate due squadre a cui piace giocare a calcio. Abbiamo fatto una buonissima partita anche nel primo tempo, poi nella ripresa siamo anche cresciuti e ho avuto la sensazione di poter vincere”.
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