Complice l’infortunio di Jungdal, è toccato a Gianluca Saro andare tra i pali e difendere la porta della Cremonese in casa del Catanzaro. Missione compiuta, ma non è una novità per un portiere talentuoso.
Per i grigiorossi, sebbene la seconda posizione in classifica – utile per centrare la promozione diretta – si sia ulteriormente allontanata, era importante ottenere un risultato positivo, possibilmente senza subire reti ingenue. Del resto, in sala stampa, mister Stroppa si è focalizzato proprio su questo punto (LEGGI QUI).
“Fa sempre piacere non prendere gol! È un premio per la squadra, perché vuol dire aver fatto una grande prestazione – osserva il portiere della Cremonese, intervenendo in zona mista -. Sì, è mancato solo il gol, però siamo contenti di aver fatto un’ottima prova su un campo difficile, nonostante il vento, contro un avversario con grandi qualità“.
E anche Saro individua analogie tra la sua “Cremo” e il Catanzaro di Vivarini: “Come noi, del resto, anche il Catanzaro vuole proporre gioco – sottolinea -. Però siamo stati molto bravi, restando uniti”.
L’estremo difensore classe 2000, poi, rassicura circa le condizioni del compagno, Ravanelli, uscito dopo pochi minuti dall’avvio del match in seguito ad uno scontro di gioco fortuito.
La Cremonese resta dunque al quarto posto, a +4 sulle Aquile, ma l’obiettivo è concludere al meglio il campionato regolare, per poi proiettarsi a ciò che accadrà. E quasi sicuramente saranno playoff: “Occorre continuare e crederci fino alla fine”. conclude Saro.
