Avrà qualche ricordo sbiadito della sua esperienza a Catanzaro, Guido Gomez.
Arrivato in giallorosso dall’Akragas nel gennaio 2017 in un’annata di per sé avara di soddisfazioni, con una salvezza acciuffata per il rotto della cuffia ai playout, l’attaccante campano non ha avuto modo di incidere, suo malgrado, tra infortuni e panchina. Una parentesi insipida, senza essere stata condita neanche da un gol.
Sembrano passate tante “ere” da allora e forse è veramente così. Dopo aver detto la sua, nel corso degli anni, tra Renate e Triestina, per Gomez la chiamata del Crotone è stata un’occasionissima per farsi notare e dare un’annotazione importante alla propria carriera e in parte è così: dodici gol in campionato (quanti il collega Chiricò), in una squadra seconda nel girone C. Ma al momento non è bastato, perché il Catanzaro corre ad altre velocità, da settembre.
Ed il presente, vede il Catanzaro sul cammino del rossoblu Gomez, da avversario. Una gara da ex, nonostante tutto. Una gara nella quale il centravanti degli Squali vorrà lasciare il segno: “Sappiamo dell’importanza di questa partita per il popolo crotonese, ci arriveremo al mille per mille dal punto di vista mentale – annuncia ai microfoni -. Non è certo una partita come le altre, si sente l’aria di derby da giorni, dovrà essere una settimana perfetta perché vogliamo fare nostra la partita, lunedì. Solitamente avvertiamo il peso della partita verso il giorno della rifinitura, ma in questo caso siamo carichi già da un paio di giorni”.
Insomma, il Crotone, per bocca del suo attaccante, promette battaglia, com’è normale che sia. Non potrebbe essere altrimenti, indipendentemente dal distacco in classifica, che vede i pitagorici distanti diverse spanne, seppur essendosi dimostrati tra i migliori dell’intera Lega Pro. “Sì, il divario è tanto, ma al di là della classifica, giocheremo solo per vincere, anche col carattere – sostiene perentoriamente -. Magari, vincendo potremmo continuare in modo positivo dal punto di vista morale”.
Gomez, poi, riflette su un dettaglio non di poco conto: “In dieci anni di carriera, non avevo mai visto una squadra seconda con 65 punti ma con questo distacco dalla prima – dice -. Il Catanzaro però sta disputando un campionato che nessuno ha mai fatto negli ultimi anni. Noi abbiamo fatto fin qui molto bene, ma possiamo fare molto di più e stiamo lavorando in tal senso”.