Il rovescio della medaglia della partita del “Luigi Razza” rimanda ad un Foggia sì sconfitto, ma uscito a testa alta al termine dei 90 minuti di gioco.
Rammaricato Mirko Cudini, tecnico dei pugliesi che, nonostante le complicanze di inizio stagione della squadra rossonera, ha fatto sì che i suoi ragazzi disponessero dell’orgoglio necessario per dar battaglia (e arginare) la corazzata giallorossa, ancora in rodaggio, a sua volta.
Queste le sue parole nel post-gara: “Non cerchiamo alibi (per il risultato finale) ma oggi la partita era impari – sostiene -. Una squadra che gioca insieme da tre anni, che ha vinto il campionato, con il suo modo giocare (anche se ha cambiato modulo), per noi era un ostacolo difficilissimo”.
E ancora: “Aggiungendo anche l’inizio del ritiro appena quattro giorni fa e una rosa incompleta, c’è da fare i complimenti ai ragazzi per tutto quello che hanno messo in campo e per come hanno sviluppato la partita”.
Su quelle che sono state le dinamiche del match, l’ex calciatore di Salernitana e Cagliari osserva: “Ci abbiam provato con le ripartenze e con la qualità dei giocatori di transizione, un’arma importante oggi – sottolinea – in aggiunta alla costruzione da dietro. Il divario fisico e di condizione, però, era troppo elevato”.
Il rammarico, tuttavia, aumenta calcolando le buone situazioni che il Foggia è riuscito a ritagliarsi, a parte i venti minuti iniziali, di totale dominio del Catanzaro: “Abbiamo avuto nel complesso tre/quattro occasioni che dovevano essere sfruttate meglio”, osserva, laconico.