Un tempo a testa. Lo Spezia passa a Catanzaro di misura e forse non ha mai sofferto così tanto, fin qui.
Luca D’Angelo, fondamentalmente, non fa nulla per celarlo, elogiando i suoi ma soprattutto gli avversari.
“Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene, anche meglio del Catanzaro – dice -. Avremmo dovuto cercare il 2 a 0 viste le occasioni, mentre nella ripresa siamo andati in grande difficoltà specie negli ultimi venti minuti. Prima di allora, però, abbiamo tenuto il campo bene, per almeno settanta minuti”.
Non ravvisa grosso divario tra il terzetto di testa e tutte le altre compagini del torneo, D’Aangelo: “Sono tutte combattute le partite, basti vedere la gara di oggi – ammette -. Il Catanzaro ha grandi qualità, veniva da una serie di risultati positivi, aver vinto qui non era facile. Questo, quindi, la dice lunga su quanto la presunta differenza tra chi sta sul podio e le altre non sia così alta, anzi”.
Poi un antefatto che risale all’estate 2017, quella della “prima era Noto“, per intenderci: “Sì, sono stato abbastanza vicino a venire a guidare il Catanzaro – rivela il tecnico dei liguri -. Ma direi che è andata bene ad entrambi! Alla fine siamo arrivati in B in ogni caso”, ironizza.
Spezia lanciato verso altri lidi, allora, a dispetto dello scorso campionato, culminato con una salvezza stentata: “Stiamo facendo benissimo, è vero, ma è un campionato molto lungo – conclude D’Angelo -. Aver vinto oggi ci consente di acquisire maggiore sicurezza”.
Ad accordarsi a queste parole, nel post-gara, arriva il centrocampista Duccio Degli Innocenti: “Siamo veramente contenti di questa vittoria su un campo difficile, perché venivamo da un pareggio a Genova che ci era stato decisamente stretto”, dice.
“Nel primo tempo abbiamo creato veramente tanto, potevamo chiudere la partita prima per fare un secondo tempo più tranquillo – conclude – ma abbiamo abbiamo visto che sappiamo anche soffrire: le squadre forti devono saper fare anche questo e ne siamo contenti”.
