L’allenatore della Gelbison, Fabio De Sanzo, lo aveva annunciato alla vigilia della partita con il Catanzaro (LEGGI QUI): “Affrontiamo i più forti, hanno una media di quasi tre gol a partita”.
E così è stato, la Gelbison perde con un passivo di tre reti contro i giallorossi.
“Una gara giocata bene fino al secondo gol, poi supremazia del Catanzaro, una squadra fantastica, bella da vedere – sostiene il tecnico di Castrovillari -. Noi abbiamo mollato un po’. Abbiamo interpretato bene i primi sessanta minuti, avremmo potuto fare qualcosina in più, ma la differenza tra le due squadre ritengo sia tanta”.
Una partita corretta, nessuna ammonizione, ma il mister sottolinea: “Contro una squadra così forte bisogna dare tutto, a costo di fare ogni tanto qualche fallo – sorride -. Il Catanzaro è una squadra esperta, spesso non ci faceva ripartire. Ci abbiamo provato, siamo venuti per non fare le barricate, ho ammirato il coraggio della mia squadra”, sostiene il tecnico, rammaricato per l’errore del portiere D’Agostino, sfortunato sul terzo gol (“non se lo meritava, finora impeccabile”), per il quale manifesta supporto.
“La partita è stata in bilico fino al secondo gol che ci ha tagliato le gambe, avevamo avuto delle situazioni che avremmo potuto sfruttare meglio, ma una volta subito il 2-0 è finita la partita – continua l’ex difensore del Catanzaro -. Dobbiamo trarre il buono fatto oggi, una squadra come la nostra deve lottare fino alla fine, ma la qualità del Catanzaro si è vista tutta”. Avendo affrontato sia Pescara che Catanzaro, il mister dei campani ammette: “Il Catanzaro è di una spanna superiore, ha giocatori importanti come Iemmello che ha fatto un gol da fuoriclasse. Insomma, una squadra strutturata bene e allenata da un signor allenatore – conclude De Sanzo -. Le individualità di questo Catanzaro sono più forti di quelle del Pescara”.
