Se c’è un uomo che sintetizza la qualità dell’organico del Catanzaro, nella sua interezza, è Alessio Curcio.
Ciò è presto detto: l’US dispone di una rosa ampia e dal livello difficilmente paragonabile agli altri club di C, composto solo da potenziali titolari e non riserve, non serve ribadirlo.
E i gol totalizzati fin qui da Curcio, subentrando a gara in corso (a parte la rete in Coppa, contro il Potenza), non sono certo numeri da “riserva”. Domenica, la firma su quello che forse, ad oggi, è il match più importante di questo avvio di stagione: una gioia che resterà scolpita nella sua mente, sebbene lui, al netto della sua esperienza, abbia già vissuto sensazioni del genere.
Ma predica cautela, parlando con la padronanza di un allenatore (chissà che non sia questo lo scenario che lo vedrà protagonista, tra qualche anno). Intanto, l’ex capitano del Foggia ha parlato ai microfoni, in vista dell’impegnativa gara in trasferta contro il Monterosi, che lo vedrà quasi certamente impiegato dal primo minuto in coppia con Cianci, complici le defezioni dell’intero pacchetto offensivo.
“Occorre archiviare subito la vittoria nel derby e concentrarci sul Monterosi. Sarà una partita dura per le squalifiche e per le qualità di un avversario che ha mantenuto la stessa ossatura, a partire dall’allenatore, e che sta svolgendo un ottimo percorso in campionato. Non sarà semplice”, puntualizza da subito Curcio, il quale parla di “liberazione e forte emozione” nel ripercorrere i momenti del gol contro il Crotone.
Sul percorso condotto in giallorosso in questo avvio di stagione, ammette Curcio: “Vero, non ho avuto continuità nel partire titolare, ma l’obiettivo è cercare di risultare determinante ogni volta che scendo in campo, per l’obiettivo comune”. Al “Rocchi” di Viterbo, quindi, altra chance dall’inizio con Cianci: “In avanti possiamo provare tante soluzioni poiché abbiamo caratteristiche diverse l’uno con l’altro e sta al mister capire – afferma -. Ma chiunque subentri deve dare un’impronta al gioco della squadra, cambiando e ravvivando le dinamiche in campo. Non è facile mantenere un livello alto di attenzione e concentrazione quando ci si cala nel match iniziando fuori”.
Il numero 21 giallorosso, analizza le peculiarità di questo Catanzaro: “A differenza di altre squadre, cerchiamo di giocare palla, di esprimere un calcio propositivo. Difficilmente in serie C si trova una squadra giocare così, ma i margini di miglioramento sono molto alti, bisogna essere più continui all’interno della partita stessa, dall’inizio alla fine, ma è solo una questione di lavoro, di attenzione, fino al novantesimo”.
Conscio del fatto che, cammin facendo, coloro che al momento si trovano staccate dai piani alti della classifica recupereranno il terreno perso, Curcio espone quelle che sono le sensazioni del gruppo: “La consapevolezza del nostro valore si sta consolidando col tempo, i numeri parlano chiaro. Però, per quanto il cammino condotto sia stato positivo, le altre (Pescara e Crotone), sono lì, a poche lunghezze. Servirà rimanere sempre sul pezzo, siamo solo all’inizio”.