Nello Di Costanzo non può che rendere il giusto merito al Catanzaro prima di affrontare la sua – amara – analisi, nel post-partita.
Eppure, stando alle dichiarazioni del trainer del Taranto, non è tutto tutto da buttar via, nonostante un passivo che parla da sé, sebbene i suoi abbiano fatto qualcosa per impensierire Fulignati.
“Intanto abbiamo fatto bene l’ultimo quarto d’ora e l’inizio della ripresa. Se avessimo trovato il gol sarebbe scoccata la scintilla – sostiene -. Tuttavia, bisogna applaudire gli avversari. Noi avevamo preparato la partita meticolosamente, ma abbiamo commesso l’errore di concedere occasioni a giocatori che non perdonano, specie nella palla regalata in occasione del 3-0″.
Di Costanzo entra nel dettaglio: “Un avversario nettamente superiore da tutti i punti di vista. Prima della partita, per darci la giusta motivazione, avevamo provato a convincerci che Davide potesse battere Golia, perché spesso nello sport è cosi. Avevamo anche trovato qualche spazio di attività propulsiva, ma alla fine sono venuti fuori i valori – continua -. Anzi, sul 3-0 quantomeno abbiamo provato a far gol, pur senza grande convinzione, contro giocatori che ci hanno concesso poco, specie Martinelli e Scognamillo. Non siamo riusciti a fare il gol della bandiera, ma almeno non ne abbiamo presi altri tre, perché sembrava dovesse accadere anche questo. In avvio di ripresa abbiamo provato a fare la gara che avevamo preparato in settimana, ma loro si sono schierati bene ed è stata molto difficile, mentre noi abbiamo tentato qualche preziosismo che non deve esserci”.
Rispedendo al mittente la domanda sul timore di un eventuale esonero, il tecnico dei rossoblù guarda avanti: “Questa sconfitta va metabolizzata, adesso dobbiamo congratulandoci con l’avversario, senza fare vittimismo. Il nostro è un gruppo valido, che ha bisogno di essere puntellato ma ha delle problematiche, non ci nascondiamo”.