Per aggiudicarsi la Supercoppa, la Reggiana dovrebbe realizzare una rimonta che avrebbe dell’epico.
Eppure i granata non hanno “assilli” o pressioni: l’obiettivo principale è stato centrato, poi, ben venga il resto eventualmente. Servirà una vittoria con un risultato importante, contro il Catanzaro, domani; stando alle parole di Aimo Diana, però, l’importante è vincere la partita e regalare un altro (ultimo) sorriso alla propria gente.
I tre gol incassati dalla Feralpisalò sabato scorso hanno inciso – e parecchio – su questo torneo triangolare, che vede le tre regine della Lega Pro. Il Catanzaro, da par suo, ci arriva con l’aria scanzonata, serena (nonostante la posizione non chiara riconducibile all’allenatore) e con la faccia sfrontata di chi sa di aver sfoggiato tutte le proprie qualità. Le stesse qualità, le stesse armi, adatte a vincere anche questo trofeo.
Numeri, dati e classifica avulsa a parte, i giallorossi (seguiti da oltre duemila supporters al “Città del Tricolore”) faranno la partita per vincerla. Potrebbe essere l’opposto?! Certo che no!
Allora, preannunciando rotazioni in formazione (dando spazio a chi ha avuto meno occasioni durante l’anno) e rendendo merito all’avversario, Aimo Diana si mostra consapevole delle difficoltà di questo appuntamento, usando le “virgolette” quando dice “ci siamo allenati bene”. Perché vi è una elevatissima probabilità che, chi ha vinto un campionato sia ancora distratto dalla gioia dei festeggiamenti e magari ha staccato anche la spina, mentalmente. Niente di illegittimo, per carità.
“Ci siamo allenati tutto sommato bene. Affronteremo un avversario che vorrà vincerla, un avversario che, forse, è già di un livello superiore. Vincere la coppa per noi sarà difficile, perché dovremo fare un risultato importante – analizza ai microfoni il tecnico della Reggiana – ma è prioritario finire bene, lasciare un bel ricordo dell’ultima partita dell’anno, senza dimenticarsi che l’obiettivo principale lo abbiamo colto”.
“Chiaramente non può esserci la stessa concentrazione dei momenti clou di una stagione – ammette l’ex calciatore di Samp e Palermo – ma questa settimana abbiamo continuato a lavorare con grande serietà”.
Il 3-1 maturato contro i Leoni del Garda (caduti al “Ceravolo”, a loro volta, la settimana precedente), rischia di segnare il destino, nella competizione, della Reggiana. Diana, in tal senso, ribadisce l’amarezza palesata nel post-gara di Salò, dove sono stati fatali “i venti minuti iniziali, che hanno visto errori dati dalla scarsa concentrazione”.
Proiettandosi, con le ipotesi, sulla Serie B che potrà essere, anche Diana attende di parlare con la società granata per chiarire la propria posizione ed eventualmente rinnovare il contratto, pur confermando di essere felice a Reggio Emilia. Eloquenti, nel merito, le sue parole: “Per me, oggi, nel calcio non contano i contratti. Servono i progetti, serve la condivisione”.