Diana: “Il Catanzaro, la squadra che ha meritato più di tutte, quest’anno”

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Reggiana e Catanzaro. Due realtà accomunate da un dato, su tutti: l’essere arrivate seconde, la scorso campionato, nei rispettivi gironi. L’aver masticato amaro, l’aver fatto tesoro della sconfitta, tramutando la delusione in carica emotiva, per riscattarsi. Ed il riscatto si è materializzato.

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“Lo scorso anno è andata come se avessi corso i cento metri e li avessi persi  per un millesimo di secondo – dice Aimo Diana ai microfoni, riavvolgendo il nastro a fine partita -. Ero certo che la società mi avrebbe messo a disposizione una squadra per vincere il campionato e così è stato”.

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Già, così è stato, anche e soprattutto per il Catanzaro, che non poteva che abbandonare l’inferno della Serie C lasciando il segno, demolendo ogni record, lasciando la storia. Anzi, facendo la storia della categoria. Mai nessuno si era spinto oltre, in termini di punti, gol fatti e molto altro. 

Dopo i festeggiamenti, che hanno visto le Aquile sollevare il trofeo consegnato dal presidente della Lega Pro, Matteo Marani, è tempo di prime analisi, primi bilanci, ai microfoni del “Città del Tricolore”, anche per il tecnico granata. 

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“Abbiamo fatto la prestazione che ci aspettavamo, volevamo finire bene contro un avversario molto forte – osserva mister Diana -. Il Catanzaro è la squadra che più ha meritato, anche questo trofeo. Ha dimostrato nei numeri e nella forza di essere veramente forte”.

Poi, sul contesto che ha fatto da cornice all’evento (circa cinquemila spettatori, oltre metà dei quali da sponda giallorossa), l’ex calciatore di Brescia, Samp e Palermo, esalta quella che è stata la trama del pomeriggio, concluso con un 2-2 sul campo, che – ai punti – ha consegnato la supercoppa all’US. “Sono contento che la gente si sia divertita. È stata una partita poco ‘tattica’, con molte folate, gol da una parte e dall’altra, tante occasioni – sostiene Diana -. Credo sia il giusto epilogo, per quest’anno, anche perché tutto sommato abbiamo fatto una buona prestazione, fino alla fine. Tra l’altro ho fatto girare quasi tutti i giocatori e di questo sono contento. Adesso pensiamo al futuro”.

Ecco, il futuro. Tema tanto importante quanto delicato, in casa Catanzaro, nel merito del quale si è espresso Vincenzo Vivarini, ai microfoni (LEGGI QUI). E da ambedue le sponde, Reggio Emilia e Catanzaro, la chiosa è stata simile: vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.  

 

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