Donnarumma si racconta: “Catanzaro il posto ideale per rimettermi in discussione”

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“Comincia da qui il secondo tempo della vita mia”. L’estratto di una celebre canzone dei Pooh, potrebbe fare al caso di Alfredo Donnarumma.

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L’esperto centravanti, approdato al Catanzaro dopo la non fortunatissima esperienza con la Ternana, ha occasione di rivivere una seconda “giovinezza”, con l’auspicio di centrare altri successi personali, proprio come Teramo, Empoli, Salerno o Brescia. Nel percorso di vita (ancor prima che professionale), determinante si è rivelata la presenza del mister Vincenzo Vivarini, che tanto ha inciso sulla sua crescita da uomo e da calciatore.

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L’attaccante delle Aquile, in cerca della condizione migliore, ha avuto modo di dare un saggio delle sue qualità, esposte anche nel gol contro il Lecco, che ha fatto esplodere il settore ospiti dell’Euganeo.

“La trattativa con il Catanzaro non era nata subito ma in un secondo momento – rivela la punta campana -. Dopo essermi interfacciato col mister, in poco tempo l’operazione è decollata ed è conclusa, complice la mia volontà di cambiare aria, rimettermi in discussione e ripartire da zero. Allora, trovare un allenatore che ti conosce e ti mette nel condizioni giuste era la soluzione migliore, specie in una piazza così calda, con un seguito di tifosi che danno carica. Ecco, avevo bisogno proprio di questo. Era proprio la situazione giusta per me”.

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Il 50% di quello che sono ora è merito del mister, per ciò che mi ha dato al livello tecnico e tattico – continua -. L’ho avuto nei momenti in cui mi sono consacrato e da lì è partita la mia carriera. La sua intenzione era sempre proporre un bel gioco, facendo palleggio e possesso. Nel modo di approcciarsi ai giocatori ho trovato il Vivarini di sempre, però è cambiato il suo modo di far lavorare la squadra su certi aspetti”, ammette, facendo un rapido raffronto con il passato.

Superata questa fase con le Fere, Donnarumma scalpita, per tornare a rivivere sensazioni forti: “A Terni ho sempre lavorato, ma mi mancava la partita. Penso di stare bene ora, ho solo bisogno di giocare”, osserva, pur consapevole della concorrenza nel reparto offensivo, nel quale può tranquillamente fare coppia con Pietro Iemmello. A proposito della sintonia – elemento essenziale – da ricercare nello spogliatoio, l’ex punta del Brescia, sottolinea: “Ho sempre cercato di instaurare un grandissimo rapporto coi compagni anche fuori dal campo, perché ne va del bene della squadra. E poi, tendo ad adattarmi alle caratteristiche di chi ho accanto”.

Esperto della cadetteria – scandagliata in lungo e in largo – il numero 99 delle Aquile invita alla massima concentrazione, sebbene la partenza a razzo del Catanzaro, non possa non generare entusiasmo, nel gruppo e nell’ambiente: In Serie B nulla è scontato, ne ho viste di tutti i colori! Il Catanzaro era partito per vincere in Serie C, quindi si è presentato con un gioco e un’identità sua, che altre squadre non avevano. Sì, è stata una partenza importante, ma niente è scontato”.

Dunque, domenica al “Nicola Ceravolo”, la sfida con il Parma, che vale la momentanea vetta della classifica: “Il Parma è una squadra pronta, più di altre – avverte – per noi sarà un bel banco di prova per capire anche a che punto siamo”.

A dimostrazione di quanto si stia inserendo bene in questa piazza, Donnarumma traccia inevitabilmente dei punti in comune tra la Calabria e la sua terra, il suo popolo, conclude elogiando la tifoseria giallorossa: “Portare più di mille sostenitori in trasferta non è da tutti, neanche in A

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