Le ultime uscite hanno evidenziato un aspetto in particolare: il Catanzaro sta faticando a gestire i minuti immediatamente successivi al gol.
Come accaduto contro Modena e Bari, i giallorossi subiscono il ritorno dell’avversario: da mettere a bilancio, tra l’altro, un primo tempo decisamente sottotono, “consegnato” alla Carrarese.
Alla fine, nel complesso, il 2-2 dello “Stadio dei Marmi” può ritenersi risultato giusto, sia pur non soddisfacente: il Catanzaro resta momentaneamente al sesto posto, a quota quarantotto.
“La Carrarese non ci ha fatto giocare, mettendoci in difficoltà – premette Fabio Caserta nel post-partita -. Cercavamo di agire tra le linee, cosa che ci è riuscita nel secondo tempo e che ha generato il raddoppio. Se non si gioca bene, però, è anche per merito degli avversari“, ammette l’allenatore dell’US.
“Abbiamo offerto una grande ripresa, resta il rammarico per il gol preso all’80’ e per i due errori che hanno causato le reti”, aggiunge. Nell’analizzare la partita, Caserta ripercorre gli episodi che hanno inciso maggiormente: “Abbiamo sbagliato il passaggio nell’occasione del primo gol, senza ‘scappare’, senza intervenire sulla palla persa, lasciando l’attaccante libero di puntare e fare un gran gol. Nella ripresa abbiamo fatto la partita, ma una volta preso il 2-2 abbiamo anche rischiato di perderla“, sostiene, con onestà intellettuale.
“Dovevamo essere più lucidi sul 2-1, sfruttare le due/tre potenziali occasioni in ripartenza per far male – osserva –, ma non siamo stati capaci di chiuderla e, come capita spesso nel calcio, si rischia anche la sconfitta”.
E i rischi del mestiere, implicano una variante, puntuale: preparare la settimana in un modo, sul piano tattico, per poi sconfessare il lavoro per ciò che accade in partita: “Avevamo visto il Bari, ad esempio, andare sempre in pressione forte nelle precedenti partite – sottolinea -, senza farlo contro di noi! Così, ci attendevamo una Carrarese pressare con l’uomo in meno invece, oggi, lo ha fatto a parità numerica, concedendo l’uomo contro uomo dietro! Insomma, la partita si prepara in un certo modo, ma non si sa mai cosa può succedere”.
L’ex Calabro, quindi, è riuscito a imbrigliare bene i giallorossi: “Sono stati molto bravi a farci giocare ‘sporco’ – ribadisce Caserta – mentre nella ripresa l’abbiamo interpretata molto bene. Non so se è il caso di parlare di ‘punto guadagnato o due persi’, ma quando si è in vantaggio all’80’, serve lucidità per chiuderla, invece siamo usciti più volte sbagliando l’ultimo passaggio. Non abbiamo sofferto per azioni manovrate da parte loro, ma per gli errori nostri in uscita e nella lettura”.
Comprensibile, stando alle parole del mister, il momento di calo mentale e fisico, nel finale di stagione, a maggior ragione a causa delle assenze: “Molti sono infortunati e altri non al top, è normalissimo per una squadra che tenta sempre di giocare, come la nostra”, osserva il trainer melitese, rivelando di aver provato in settimana l’azione che ha prodotto il secondo gol.
Lunedì dell’Angelo nuovamente in trasferta l’US, che conta di recuperare qualche interprete: “Mi auguro di recuperare qualcuno, oltre a La Mantia e Pontisso, elementi indispensabili – conclude Caserta -. Abbiamo bisogno di tutti”.