Empoli, D’Aversa aspetta l’US: “Allenatore nuovo, ma stessi principi”

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Ricordate la locuzione “calcio d’agosto”, tirato in ballo per giustificare una condizione “imballata” delle squadre, all’alba della stagione? Ecco, dimenticatelo. Perché ad agosto si fa sul serio, da subito, vista l’agenda fitta fitta di partite cruciali e non sgambate d’allenamento.

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E la Coppa altro non è che il preludio, la “prova generale” di ciò che accadrà quando sarà tempo di campionato, fra pochissimo. Ci si gioca il passaggio del turno e già questo basta a mettere pepe sulla sfida. Domani sera Empoli e Catanzaro si affronteranno al “Carlo Castellani” (ribattezzato ormai “Computer Gross Arena”) per i Trentaduesimi della Coppa Italia Frecciarossa. Un incrocio che, giocoforza, manca da tanto tempo.

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Allora i due tecnici dovranno annodare bene la cravatta per questo sabato sera estivo, nel quale l’impegno non è di quelli da classificare come “calcio d’agosto” per l’appunto, dall’importanza marginale. Toscani e calabresi, da par loro, viaggeranno su binari differenti, divisi da una categoria, inseguendo i rispettivi obiettivi, ma domani sera duelleranno per il massimo risultato: il “pareggio” non è previsto.

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Schietto ma al contempo schivo e “abbottonatissimo”, Roberto D’Aversa illustra lo stato delle cose, alla vigilia della partita, ponendo l’accento su un aspetto su tutti: “Siano gare ufficiali o no, quando si gioca l’obiettivo è sempre vincere – premette -. Voglio che, quanto costruito in questo periodo, venga riproposto in campo. I ragazzi hanno lavorato bene sul piano tattico e fisico, quindi mi aspetto delle risposte. Il passaggio del turno, poi, ha un valore assoluto”. 

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Livello di preparazione tutto sommato in linea col programma dettato dal tecnico dell’Empoli, quindi, sebbene non vi siano grosse indicazioni sull’avversario. Un Catanzaro che ha cambiato guida tecnica, è vero, ma i principi restano grossomodo invariati: “Il Catanzaro ha un allenatore nuovo ma ha mantenuto quel principio votato al giocar bene – osserva D’Aversa – e ciò non significa nulla se non lo si abbina al risultato. Loro però, hanno sempre abbinato il bel calcio ai risultati, tanto da essere coloro che hanno proposto il miglior gioco della B“.

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“Reduci da un ciclo importante – continua l’ex allenatore di Parma e Lecce, con un passato a Cosenza da calciatore – hanno rischiato anche di vincere i playoff lo scorso anno e per questo viaggiano sulle ali dell’entusiasmo, conoscendosi da molto tempo. Certo, in queste ultime due partite amichevoli (con Cagliari e Juve) hanno variato sistema, allora soltanto domani capiremo come ci affronteranno”. 

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Fa “pre-tattica” il trainer degli empolesi, com’è ovvio che sia, ma si concentra su quello che sarà l’obiettivo imminente, cioè migliorare in fase di finalizzazione, alle porte del campionato: “Al di là del valore dell’avversario dobbiamo essere consapevoli di dover incidere – avverte D’Aversar – concretizzando le palle-gol che avremo, a differenza di quanto fatto nel corso dell’amichevole con la Sampdoria”. 

 

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