Solo emozioni forti, vietate ai deboli di cuore.
Perché Pescara – Foggia, forse, è stata “nulla” rispetto a quanto accaduto al “San Nicola”, questa sera.
Una disfatta che mai si dimenticherà a Bari, specie per gli oltre 58mila supporters pugliesi, i quali hanno spinto la squadra, restando con un pugno di mosche in mano. Alla fine si impone il Cagliari: addirittura al 94′ i sardi segnano grazie a Pavoletti e mandano in estasi un’isola intera, in virtù dell’1-1 dell’andata.
Ennesima impresa, ennesimo capolavoro sportivo per “sir” Claudio Ranieri: la bandiera del Catanzaro, a settantun anni, subentrando a stagione in corsa e accettando la sfida della B, riesce a (ri)portare il suo Cagliari in serie A. Per Maita e compagni, dunque, una ferita che difficilmente si potrà rimarginare. Quel che è certo è che i Galletti vorranno recitare un ruolo importante, nella prossima stagione.
Ma non è l’unica notizia della serata.
Torna in cadetteria anche lo Spezia, che perde lo spareggio di Reggio Emilia contro il Verona: finisce 1-3 per gli scaligeri di Zaffaroni. Avviene tutto nel primo tempo: all’iniziale vantaggio dei veronesi di Faraoni al 5′, risponde Ampadu, nel giro di qualche minuto. Ma i gialloblu passano nuovamente in vantaggio con Ngonge al 26′, il quale poi sigla il tris (e la personale doppietta) poco più di dieci minuti dopo.
Verona salvo, Spezia retrocesso: questo verdetto, che fa il paio con la permanenza del Bari tra i cadetti, contribuisce a delineare la Serie B che sarà e vedrà la partecipazione del Catanzaro, in attesa dell’ultima, importante, “sentenza” dal campo: la quarta promossa dalla Lega Pro, una tra Foggia e Lecco.
Andata martedì, ritorno domenica prossima: allora sapremo chi è che farà compagnia alle promosse Catanzaro, Feralpisalò e Reggiana.