Mai mollare, anche se tocca star fuori e mandar giù bocconi amari. Perché il bene della squadra viene prima di tutto, lo sa qualsiasi sportivo, o perlomeno quel professionista che non antepone il proprio “io” al collettivo. E l’arma di questo Catanzaro, al di là degli aspetti tecnici o tattici, è proprio il gruppo.
Ogni allenatore, da par suo, deve fare delle scelte, talvolta sofferte; da sempre Vivarini lavora per far sì che ogni elemento si senta coinvolto, sia ingranaggio essenziale di una macchina (quasi) perfetta. E tra questi ingranaggi, tra i leader silenziosi che lavorano a capo chino per poi rispondere “presente”, ecco Simone Pontisso.
Una maglia da titolare a Modena per rimettersi in discussione, lui che in discussione, forse, non lo è stato mai: se ha visto poco il campo, ultimamente, è per via del fatto che alterare gli equilibri non si può. Non si tratta di “gerarchie” presunte, ma equilibri e ognuno deve fare il suo.
Arriva la chiamata, la chance dall’inizio e il centrocampista dell’US risponde alla grande, fornendo un’ottima prestazione, tanto da guadagnarsi gli elogi del mister nel post-gara. “È un giocatore che amo tantissimo, è uno spettacolo guardarlo giocare a calcio!”, aveva annunciato dalla sala stampa del “Braglia” Vivarini, nel porre mille sottolineature alla prova dell’ex Vicenza (LEGGI QUI).
Complimenti più che meritati, che si incastrano nello stato di forma della squadra, più in generale: “Stiamo vivendo un buon momento, non era scontato far quel tipo di partita a Modena – osserva Pontisso dal Poligiovino -. Personalmente, sono contento di aver giocato finalmente dall’inizio, ritrovando minutaggio”.
Ultima apparizione dal primo minuto risalente allo scorso gennaio. Eppure il numero 20 del Catanzaro non sembra essere andato in debito d’ossigeno, anzi: “Non è semplice, è vero, occorre mantenere alta la concentrazione – spiega ai microfoni -. Quando si viene chiamati in causa serve dare il massimo”.
In un contesto tattico così delineato e rodato, (ri)trovarsi a proprio agio non è dunque difficile: “La nostra filosofia è sempre la stessa e con il trascorrere del tempo è aumentata la consapevolezza e sono arrivati i risultati – sostiene -. Fin dall’inizio eravamo convinti di poter fare un gran campionato“.
Dopo la performance di venerdì scorso, quel che ci si domanda è se Pontisso verrà lanciato dal 1′ anche contro la Cremonese, tra pochi giorni, in un “Ceravolo” che si preannuncia stracolmo. Il 27enne friulano sembra non volersi crucciare con questo pensiero, focalizzandosi unicamente sul lavoro, dando il massimo in allenamento.
“Sappiamo della forza fisica, dell’organizzazione e della tecnica della Cremonese – osserva, in merito all’avversario -. Sarà un match molto difficile ma bello da giocare, quindi faremo come sempre il nostro”.
Allora perché non puntare a qualcosa in più? Pontisso preferisce mantenere il profilo basso, rimandando ogni questione al rettangolo verde, motivato in ogni caso a migliorare l’attuale classifica.
“L’obiettivo è difendere il quinto posto e possibilmente guadagnare qualche posizione, poiché i playoff saranno tosti – conclude -. Ma vogliamo divertirci e far divertire, andando in campo con serenità e consapevolezza nei nostri mezzi”.