“Dove passa Attila non cresce più l’erba”, recitava un celebre proverbio associato al re degli Unni, sintomatico di quanto fosse temuto il suo passaggio da nemici e oppositori.
Tralasciando citazioni estratte dai libri di storia (e per questo, forse, inadatte), “dove passa il Catanzaro saltano panchine” potremmo dire, spingendoci oltre con l’ironia. Già perché, dopo la sconfitta rimediata al “Nicola Ceravolo” poche ore fa, la Feralpisalò ha deciso di esonerare l’allenatore Stefano Vecchi.
Tra i club incrociati dal Catanzaro in questo avvio di stagione che hanno cambiato figura (Bari e Lecco, a parte la Cremonese, con cui i giallorossi hanno pareggiato al debutto), ora l’avvicendamento avviene al timone del sodalizio del Garda.
“La Feralpisalò annuncia di aver sollevato Stefano Vecchi dall’incarico di allenatore della Prima squadra – si legge nella nota diramata dalla società verdeblu in mattinata -. Lo ringraziamo per il contributo dato in questi anni e per essere stato tra i principali protagonisti della prima, storica promozione in Serie B. Il suo nome resterà per sempre nella storia del Leoni del Garda”.
In sala stampa, nell’immediato post-partita, l’ex tecnico dell’Inter ricorreva agli “episodi sfortunati” determinanti, a suo dire, nel computo del 3 a 0 maturato contro le Aquile (LEGGI QUI). “Non si possono concedere episodi a squadre forti come il Catanzaro”, sottolineava Vecchi, il quale paga lo scotto di aver ottenuto una sola vittoria in dieci giornate, mentre la Feralpisalò si trova al momento al penultimo posto in classifica, a quota cinque punti.
A prendere il suo posto, dovrebbe essere Marco Zaffaroni: l’ex allenatore dell’Albinoleffe (con cui aveva eliminato proprio il Catanzaro, nel 2021, dai playoff), è stato autore della salvezza del Verona in Serie A, lo scorso anno.