La prima partita, seppur non ufficiale, di Pietro Iemmello capitano. Il Catanzaro chiude la settimana di lavoro avviata a Cascia, con l’amichevole di lusso contro la Fiorentina, in un “Viola Park” spoglio di supporters sugli spalti ed è un peccato per lo spettacolo che le tifoserie, gemellate, avrebbero inscenato.
A fare da contraltare all’assenza di pubblico sui gradoni, lo scambio di maglie tra le due società, prima del match. Scena riproposta un istante prima del calcio d’inizio, con i calciatori in posa per la foto di rito, tutti insieme, in un unico gruppo.
Indipendentemente dal passivo, maturato tutto nella ripresa, non emerge divario tecnico né differenza di categoria tra le due squadre, ma ciò rientra nella normalità visto il momento che – retorica a parte – implica giocatori “imballati”, fiato corto e ritmi blandi. Alla fine il Catanzaro vien fuori da questa prova a testa alta, orgoglioso di aver fronteggiato la Fiorentina praticamente alla pari, specie nei primi quarantacinque. Alla fine è 3 a 0.
Mister Vincenzo Vivarini disegna una formazione che vede soltanto un volto nuovo nell’undici schierato: il bulgaro Dimo Krastev, talento proveniente proprio dai viola e su cui la Fiorentina intenderà investire in futuro, lanciato al centro della difesa, in mezzo a Brighenti e Scognamillo, davanti a Fulignati. A completare il 3-5-2, Situm e Vandeputte sugli esterni, con Verna e Ghion in mezzo e Brignola libero di svariare e giocare di raccordo a ridosso di Iemmello e Biasci. Tra i giallorossi, indisponibile Katseris per un disguido al polpaccio.
Tra gli uomini di Vincenzo Italiano – già al terzo impegno in questo pre-campionato – panchina per il neoarrivato Arthur.
PRIMO TEMPO
Primo tempo all’insegna dell’equilibrio. Il Catanzaro da subito si presenta ordinato e pulito nel fraseggio, tenendo botta ai viola, che detengono l’iniziativa, sebbene i ritmi siano ovviamente non eccelsi, limitandosi perlopiù a mandare sventagliate in area che l’estremo difensore delle Aquile puntualmente intercetta. Primo squillo al 10′ con Kouamè che riceve e prova un sinistro a giro, ma è facile per Fulignati. I giallorossi, diligenti e organizzati, non disdegnano le ripartenze e manovrano senza sfigurare, anzi, giocando palla a terra con disinvoltura e senza il minimo timore riverenziale. La prima frazione di gioco si chiude sullo 0 a 0.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa squadra completamente ridisegnata, in tutti gli effettivi. Davanti a Sala, ci sono Fazio, Gatti e Veroli. Linea mediana composta Oliveri, Sounas, Pontisso, Pompetti e Tentardini; in avanti Bombagi e Curcio.
Al 49′ Oliveri scaccia via il pericolo, anticipando in spaccata un suggerimento di Ikonè per Cabral. Successivamente Sala blocca un tiro da fuori dello stesso Ikonè. Proprio l’ex Lille al 53′ porta in vantaggio la Fiorentina: Duncan anticipa un pallone, interrompendo un’uscita delle Aquile e vede Ikonè che, dimostrando grande velocità di esecuzione, scarica un sinistro che si insacca nell’angolo alle spalle di Sala. Al 58′ ci prova Cabral, ma è alto. Fiorentina più viva e presente in avanti. Al 61′ il Catanzaro si lascia sorprendere su un calcio di punizione e i padroni di casa raddoppiano: nessuno si preoccupa di posizionarsi davanti alla palla prima della battuta, Mandragora riceve e, solo, incrocia un sinistro e batte Sala. Il Catanzaro si vede con un tiro di Curcio al 66′ senza troppe velleità: sul fondo la sua conclusione. Al minuto 84′ Sala si oppone con i pugni ad una sassata centrale di Duncan. Nel finale, spazio anche a due ex Aquilotti aggregati alla prima squadra, Belpanno e Moussa Bamba: proprio il 2004 ivoriano ha sui piedi un ottimo pallone, lanciato a rete, ma Cerofolini è bravo a chiudere in uscita. Al 91′ Kokorin chiude la contesa, eludendo la marcatura di Fazio e infilando l’incolpevole Sala di giustezza. Finisce 3 a 0 per la Fiorentina.
(FOTO: ACF FIORENTINA)