Ottenuta la promozione sul campo, tempo di primi bilanci per i giallorossi, sulla splendida stagione condotta – che ha portato al trionfo – ancora da concludere.
Bilanci, analisi, riflessioni e aneddoti, anche per mezzo di testate e piattaforme di risonanza nazionale, perché il Catanzaro – questo Catanzaro – abbattendo record su record, nel corso dell’anno ha attirato su di sé l’occhio un bue mediatico anche d’oltreconfine, suscitando clamore ed ammirazione.
Ad esporsi, stavolta – sulle colonne di TuttoMercatoWeb – il portiere Andrea Fulignati, peraltro autore di una prestazione magistrale contro il Giugliano, due giorni fa.
Una partita sugli scudi, per il portiere empolese, che ha negato ai gialloblu anche la consolazione (benché magra) del gol della bandiera, che gli uomini di Di Napoli nella ripresa avrebbero meritato, ad onor del vero. Ma gli attacchi dei padroni di casa si sono infranti contro il portierone delle Aquile, che non avrebbe fatto passare nemmeno un moscerino, al “Partenio”.
“La passione di questi tifosi, che vivono per il Catanzaro, rende tutto più emozionante. Sarei felicissimo di portare avanti questo percorso“, ha evidenziato Fulignati a TMW, ammettendo di sentire il bisogno di una gioia del genere, in quanto reduce “da un periodo poco felice”.
Ma non è l’unica rivelazione che il numero 1 dell’US ha fatto. Rendendo merito al mister ed allo staff (“averli è stata la mia fortuna, quando è arrivata la chiamata mi si è accesa subito la lampadina”, ha affermato), Fulignati ha accennato dell’interesse, la scorsa estate, di Cesena e Avellino e della tentazione di tornare in Romagna, dopo l’esperienza del 2017/18, “ma la telefonata del mister dei portieri ha fatto la differenza”.
Poi, ammettendo di seguire con interesse anche il campionato di B (con un occhio, in particolare, su Palermo e Perugia, visti i suoi trascorsi), Fulignati si proietta ai prossimi impegni, tra un campionato da portare a termine nel migliore dei modi ed una Supercoppa tutta da giocare, sfida stimolante per il Catanzaro: “Un’altra occasione per fare bene. Abbiamo ancora tanti record da centrare, noi calciatori siamo passeggeri all’interno delle società, mentre i club rimangono nella storia e farne parte è motivo d’orgoglio“.
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