Non avrà sollevato la Coppa, ma torna a casa con una medaglia appesa all’anima, la formazione femminile di Calcio a 5 dello Sporting Catanzaro Lido.
Sconfitta a pochi metri dal traguardo, ma a testa alta. E gli spunti per poter condurre un cammino ricco di soddisfazioni (in termini di vittorie, non solo elogi), vi sono tutti.
Una duegiorni di sport ed emozione quella vissuta al PalaBotteghelle di Reggio Calabria che, nel weekend, ha ospitato le Final Four di Coppa Italia. Se la Blingink si aggiudica il trofeo – per quanto riguarda il futsal maschile – battendo in finale il Soverato in un derby avvincente, le giallorosse di Fabio Carbone, invece, masticano amaro per aver perso nonostante l’ottima prestazione, contro la Sangiovannese: alla fine è 5-4 dopo un continuo botta e risposta che premia la compagine di San Giovanni in Fiore. Approccio a spron battuto dello Sporting, che passa con Bianco, la quale avvia il valzer dei gol. Ancora avanti con Puleo, poi Folino e quindi Dardano, le catanzaresi non riescono a mantenere un parziale a loro sorridente, andando anche in svantaggio. Ventrici porta il match sui binari della parità ma, trascinata da una Giovarruscio in stato di grazia, la Sangiovannese fa sua la gara e la coppa.
Il presidente Domenico Tarantino, da noi interpellato nel post-partita, elogia il collettivo ed il tecnico Carbone: “Sono indubbiamente molto contento per la prestazione – dice -. Una prova da squadra vera, che ci ha fatto divertire e sognare. Peccato per non aver capitalizzato il triplo vantaggio, è vero, ma queste ragazze regalano emozioni, ogni anno di più”. Mentre la formazione maschile è a ridosso dei playoff nel girone B del campionato di Promozione, l’attenzione della società converge su entrambi i fronti: “Le ragazze ogni anno acquisiscono maggiore consapevolezza e continuano a crescere”, osserva il presidente Tarantino.
E sarebbe bello se un giorno il Capoluogo, anche attraverso queste ragazze, potesse calcare palcoscenici (anzi, parquet) all’altezza del loro spessore tecnico. Intanto, i successi si costruiscono mediante queste tappe, riuscendo a incanalare la delusione della sconfitta verso la risalita.