“Gara diversa dalle altre”: Vivarini alla vigilia

Vivarini pre Ternana scaled

L’esaltante vittoria ottenuta all’ultimo secondo contro un Venezia agguerrito nello spirito, proietta il Catanzaro a guardare la prossima sfida con il necessario entusiasmo. La gara che andrà in scena al “Libero Liberati” sarà di quelle dure da affrontare, vista la delicata situazione di classifica in cui riversa la Ternana.

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Reduce da due sconfitte consecutive, entrambe rimediate negli istanti conclusivi di gara contro Ascoli e Sudtirol, la formazione di Roberto Breda, dovrà obbligatoriamente cercare di guadagnare qualche punto sulle dirette avversarie, per scongiurare l’aritmetica retrocessione, neppure riservandosi la possibilità del playout.

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Conosce bene la complessità del match anche Vincenzo Vivarini che, nella consueta conferenza stampa di presentazione alla gara, mette in guardia i suoi, analizzando quanto accaduto nella gara interna contro i lagunari: “Il percorso che avevamo pensato di fare è quello che stiamo mettendo in campo – esordisce il tecnico giallorosso -. Noi abbiamo bisogno di energia, di motivazioni e di consapevolezza di quello che dobbiamo fare, anche con squadre attrezzate come il Venezia. E’ venuta fuori la partita che volevamo, al di là del risultato importante, ma soprattutto per la prestazione di alto livello. Spero che, anche contro la Ternana, avremo la giusta voglia e caparbietà di portare a casa il risultato”.

Un rush finale di fuoco per le Aquile che, anche a causa di un calendario fitto di impegni ravvicinati, devono fare i conti con qualche assenza di troppo, perlopiù nel reparto offensivo: “Dopo Ghion e D’Andrea, ora anche Ambrosino. Le sue condizioni un po’ ci preoccupano perché ha preso una botta alla schiena con molta violenza, che gli ha causato questo versamento sul bicipite femorale – chiarisce il trainer di Ari -. Abbiamo fatto la risonanza ma ancora non si vede bene. Con lo staff medico stiamo valutando attraverso altri esami per cercare di capire l’entità del problema. Siamo, quindi, un po’ in ansia perché in questo momento, siamo tutti indispensabili. Dovremo essere bravi a tirar fuori il meglio di noi”.

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La consolidata posizione in graduatoria, che vede il Catanzaro già certo di disputare i playoff, potrebbe far ipotizzare un calo non solo fisico, altresì di dispendio delle energie in vista delle ultime due gare della “regular season”. Un’idea non condivisa dall’allenatore giallorosso che, a tal proposito, asserisce: “Il calcio è una “bella” materia, in cui quello che si fa con una certa abitudine si riesce ad ottenere in partita – dice -. C’è un adattamento che bisogna fare per ottenere quello che poi sarà fatto durante la gara. Se ti adatti, sai già cosa andrai a fare. Nel momento in cui abbassi un po’ il livello della prestazione, viene meno anche la partita”.

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Infortunio Ambrosino

Le numerose defezioni per via degli infortuni, potrebbero far pensare alla possibilità di optare per un turn-over, soprattutto nei ruoli-chiave in cui i “titolari” hanno disputato quasi ogni singolo minuto della stagione in corso: “Cerchiamo sempre di centellinare un po’ tutti, difficilmente arriviamo a fare carichi troppo alti – puntualizza Vivarini -. Abbiamo evitato problemi sotto l’aspetto dell’affaticamento, per cercare sempre di mantenere la prestazione alta. Le scelte vengono fatte in funzione della gestione delle energie. Qualcuno che, magari, va un po’ sotto stress, riposerà prima della fine del campionato”.

La Ternana vive una situazione difficile, in cui le motivazioni e la voglia di far risultato saranno i punti cardine di un match che, anche all’andata, ha presentato un tasso di complessità elevato, nonostante il campionato agli antipodi disputato dalle due compagini: “Loro avranno grandi motivazioni come le aveva il Venezia. Le ultime due gare che affronteremo sono ideali per noi, per mantenere alti il ritmo e la tensione – ammette il tecnico -. Dobbiamo spingere al massimo per portare a casa la partita. E’ chiaro che, sotto l’aspetto ambientale, ci aspetterà una partita diversa dalle altre”.

Prosegue nella disamina dell’avversario, il trainer delle Aquile: “Tutte le squadre sono ben attrezzate in questo campionato. La Ternana ha degli attaccanti di livello assoluto – sottolinea -. Ad esempio, Raimondo mi piace tantissimo, così come Favilli. Giocatori forti per la categoria, tra gli altri Luperini, Amatucci, che avevamo seguito anche noi. Ragazzi interessanti. All’andata abbiamo fatto fatica a trovare il secondo gol, ci è voluta davvero un’invenzione di D’Andrea, perché loro si chiudevano molto bene”.

Uno squalificato in casa giallorossa, dato il computo dei cartellini rimediati a suo sfavore, Sounas, assente quindi in quel di Terni: “E’ giusto che Sounas riposi, dato il turno di squalifica, come è accaduto la scorsa settimana con Situm – sostiene -. I ragazzi stanno spingendo tanto e devono avere un po’ di respiro. Nel ruolo di Sounas, stiamo valutando Stoppa oppure Oliveri più alto, abbiamo anche Brignola da vedere”.

Assente ancora Brighenti che, lunedì sarà riaggregato al gruppo squadra. Lo stesso, però, può contare su un Donnarumma galvanizzato dai palpitanti minuti finale di Catanzaro-Venezia (nonché ex di giornata) e del rigore procurato: “Per Donnarumma, non è quello che ha fatto ma quello che dovrà fare da qui alla fine. Un giocatore con la sua esperienza può darci una grande mano fino al termine”.

Compiendo un rewind della gara di tre giorni fa, la prima rete messa a segno contro i lagunari da Pontisso, evidenzia, ancora una volta, le  spiccate qualità di un gruppo e di un allenatore che fa delle proprie idee un vero mantra da far applicare alla propria squadra, come fosse un videogioco: “Per un allenatore che ha un progetto tattico in testa, nel momento in cui questo viene sviluppato dai calciatori, con consapevolezze acquisite in campo dagli stessi è motivo di soddisfazione”, prosegue.

Vivarini

“Purtroppo, in Italia tutti vogliono ottenere il risultato subito. Ricordo anche appena sono arrivato qui a Catanzaro, fin dalle prime partite si richiedeva una squadra con un progetto tattico diverso, ma affinché accada ci vogliono tempo, lavoro e, soprattutto applicazione. Infatti bisogna fare un plauso a questi ragazzi che, giornalmente, cercano di sviluppare questo tipo di lavoro”, conclude l’allenatore abruzzese.

 

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