La volontà è tutto e non conosce cifre.
Legittimo è, tuttavia – quando si è giovani e si ha davanti una vita intera, con prospettive professionali allettanti – porsi delle domande, aspettare prima di prendere qualsiasi decisione.
Ma la decisione di tornare, anzi, restare, Andrea Ghion l’aveva già assunta, fin dal post-partita di Catanzaro – Feralpisalò di Supercoppa, quando il talentuoso regista mantovano aveva apertamente detto, a microfoni accesi, di voler proseguire nel suo percorso a Catanzaro.
Perché si ha sempre una marcia in più quando ci si sente a casa. E Catanzaro, per Ghion, è casa.
Dopo alcuni giorni che avevano rallentato l’operazione e trapelava anche qualche dubbio circa la sua riuscita, ci si può esporre, finalmente: il legame tra l’US e Ghion andrà avanti.
Le avances del Pisa di mister Aquilani non hanno potuto reggere il confronto, evidentemente, con l’affondo del ds Giuseppe Magalini il quale, in attesa delle ufficialità di Oliveri e Krastev, chiude un’altra operazione. Ma un’operazione che vale di più, dal momento che il numero 18 delle Aquile è stato (e sarà) elemento fondamentale dello scacchiere di Vivarini e attorno al suo potenziale si edificherà la stagione, partendo quindi da ottime basi.
Viceversa, subisce un “congelamento” che a questo punto pare definitivo, la faccenda che porterebbe a Giacomo Manzari, in predicato di accasarsi all’Ascoli, stando a quanto emerge.
Ma prioritario – ripetiamo – era ed è (ri)portare a casa Ghion.