Potrà sembrare sulla carta un impegno proibitivo, ma il calcio – si sa – è strano e vive di emozioni che, talvolta, poco hanno a che fare con tattica o differenza di categorie. 

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A ciò si aggiunga che la sfida, è di quelle suggestive, affascinanti e il Catanzaro vorrà comunque fare la sua figura, senza nulla da perdere, ma orgoglioso di misurarsi – nuovamente – con una realtà di Serie A.

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I Trentaduesimi di Coppa Italia Frecciarossa, proporranno sul cammino delle Aquile, domani, alla “Dacia Arena”, l’Udinese. Una gara alla quale i giallorossi arrivano con qualche defezione ma con la consapevolezza di dover sfruttare questi impegni per mettere in pratica quanto provato in queste settimane di preparazione che precedono l’avvio del campionato.

“Noi siamo in fase di crescita – commenta Vincenzo Vivarini dopo la rifinitura svolta a Villafranca di Verona, attraverso i canali ufficiali giallorossi – nel senso che stiamo lavorando per trovare la quadratura giusta, gli equilibri, la solidità. Dobbiamo mettere in pratica le diverse soluzioni che abbiamo provato. Queste sono partite che, considerato l’imminente inizio del torneo, devono essere disputate con l’obiettivo di cercare di crescere come squadra. E’ chiaro che è una partita di cartello con una compagine di Serie A. Affronteremo una formazione con calciatori dal tasso tecnico elevato: questo costituirà uno stimolo in più per noi ma ciò che conta è considerare questa sfida come un test utile per saggiare i nostri progressi. Abbiamo avuto un po’ di problemi nel corso del nostro ritiro ma abbiamo lavorato molto bene e speriamo di arrivare all’inizio del campionato come ci eravamo prefissati”.

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Una preparazione che, rispetto all’anno scorso, è cambiata tanto: “La Serie B ha bisogno di un carico di lavoro diverso, molto più intenso,  cosi come diverse sono le soluzioni di gioco che vanno trovate”.

Sull’impiego dei nuovi arrivi sin dal primo minuto, il tecnico ha le idee chiare: “In questo momento dobbiamo pensare all’inserimento dei ragazzi uno alla volta, cercando di dare a tutti l’opportunità di farsi conoscere ma senza correre il rischio di far parlar la gente in negativo in caso di qualche prestazione non all’altezza e assolutamente comprensibile in questa fase. Abbiamo provato contro il Foggia Krastev, ora toccherà a Veroli: la cosa che più conta è che non vogliamo mettere troppa responsabilità su nessuno di questi giovani che si sono da poco aggregati al gruppo”.

Tornando alla partita e a come il Catanzaro l’ha preparata, Vivarini afferma di aver pensato esclusivamente “alla possibilità di verificare delle situazioni che si potranno riscontrare in campo con degli avversari che tecnicamente sono di un’altra categoria. Abbiamo studiato il loro modulo, il loro atteggiamento. Quindi, di conseguenza, abbiamo provato delle contromisure che vedremo se andranno a buon fine o meno”.

Imbeccato dalle domande dei giornalisti, il mister si sofferma anche sull’imminente arrivo di Donnarumma che andrà ad arricchire il reparto offensivo: “In avanti possiamo contare su Iemmello, Biasci, Curcio, tutti giocatori che ci hanno dato grandi soddisfazioni lo scorso anno, e sul neo giallorosso Ambrosino. Tuttavia non sono sufficienti per un campionato lungo e complesso com’è quello di Serie B: basti pensare che in avvio di stagione dovremmo disputare tre partite in una settimana senza pensare gli infortuni che, purtroppo, dobbiamo mettere in conto. Ecco perché ci vogliono giocatori di livello che abbiano maturato esperienza in questo campionato. Donnarumma è un profilo che risponde a questa necessità: e un calciatore che sa far gol e che può darci tante soddisfazioni sia a fianco di Biasci, sia di Iemmello che di Curcio o Ambrosino”.

Sempre in tema di mercato, a chi chiede cosa manca ancora perché questo Catanzaro possa essere vicino alle sue aspettative, Vivarini risponde che “sia dietro che sugli esterni siamo un po’ “corti”: “Sapete come la penso, io vorrei vincere tutte le partite. Ancora manca qualcosa – conclude – e speriamo di colmare le lacune in questi ultimi giorni in cui si può operare”.