Su un obiettivo in particolare è focalizzato il lavoro del Catanzaro, in questi giorni di preparazione verso Parma, segnati dalla sosta: il graduale recupero del rientrate Ghion, dopo oltre due mesi di stop.
Ritrovare una convocazione (la prima del girone di ritorno e quindi del 2024) fungerebbe anche da incoraggiamento per il talentuoso play di proprietà del Sassuolo, consapevole, tra l’altro, della concorrenza che si intavolerebbe con l’alter ego Petriccione, a questo punto.
I prossimi giorni, allora, stabiliranno se sarà il caso di riassaporare nuovamente la trasferta e lo spogliatoio coi compagni, che lui tanto bene aveva condotto fino al termine di un 2023 strabiliante. Vivarini ragionerà di conseguenza.
Peccato che, la situazione di Ghion non è più l’unica da attenzionare con cautela: notizia del giorno, che scombussola un po’ l’atmosfera e rischia di scompaginare i piani, l’infortunio rimediato da Luca D’Andrea, impegnato con la Nazionale Under 20, di cui è elemento cardine.
La selezione azzurra guidata dal ct Alberto Bollini, grazie al pari ad occhiali maturato in Romania, si aggiudica la terza edizione consecutiva dell’Elite League. L’Italia chiude la manifestazione da imbattuta, per effetto di quattro vittorie e due pareggi.
È legittimo esserne contenti, ma gli Azzurrini e, soprattutto, le Aquile, pagano un conto non irrilevante: D’Andrea, sul finire di primo tempo, è costretto ad uscire per un disguido al ginocchio, sembrerebbe.
L’entità del disguido è chiaramente da soppesare nelle prossime ore, ma questo imprevisto rischia di diventare un grattacapo per Vivarini, il quale sta affidando con continuità la corsia destra al giovane esterno giallorosso.
