Purché si giochi a calcio. L’auspicio è questo. Indipendentemente dal risultato, si spera che il “Nicola Ceravolo”, tra poco, possa ospitare una partita degna di essere definita tale e non un incontro contraddistinto da provocazioni, ostruzionismo, interventi al limite e furbizie disseminate qua e là. Perché la trama del match del “Del Duca” questa è stata, sebbene il Catanzaro ci abbia messo del suo per perdere, inscenando forse la peggiore performance della stagione, prima del 3-0 patito contro la Feralpisalò.
La gara di ritorno, quindi, si spera possa avere altra connotazione. Perlomeno questo ha detto Vivarini alla vigilia, non nascondendo un certo spirito di rivalsa nelle sue parole (LEGGI QUI), pur rinnovando la stima nei confronti del collega Castori, incontrato a Coverciano in occasione del premio “Panchina d’Oro”. Nulla che possa incrinare l’amicizia, ma per novanta minuti i due si troveranno l’un contro l’altro, a contendersi la posta. Già, perché l’Ascoli, da par suo, comincia a non avere alternative alla vittoria, senza badare al divario in classifica: ragionamenti e calcoli in cui non può spingersi chi si trova con l’acqua alla gola.
Di “necessità impellente di punti” ha parlato Fabrizio Castori, dunque, proiettato alla partita del “Ceravolo” (LEGGI QUI), dove i bianconeri, orfani di uomini chiave (su tutti Mendes), potranno contare sul sostegno di un centinaio di sostenitori. Fronteggiare una squadra che ha ritrovato la sua applicazione – dopo alcune uscite a vuoto – già nel match con il Palermo, non sarà facile, ancor più se si considera che l’US ha intenzione di archiviare il discorso salvezza nel giro di poche settimane, magari raggranellando punti già oggi.
E sul capitolo formazione si potrebbero stilare pagine di ipotesi, perché le soluzioni non mancano – specie in difesa – e da queste potrebbe scaturire anche una parvenza tattica diversa. Eppure Vivarini ha puntualizzato un aspetto in particolare, dal Poligiovino: “Noi lavoriamo sempre con tre difensori nel corso della partita, siamo strutturati per farlo. Qualunque scelta verrà fatta, sarà quella giusta”.
Col rientro di Brighenti dalla squalifica (ma senza Vandeputte, che oggi sconterà il suo turno), difficile mandare in panchina un Antonini che tanto bene ha fatto a La Spezia, al punto che Vivarini si è detto “meravigliato” dalla prova del difensore di Porto Alegre, specie in fase di possesso, sia pur con degli spigoli da limare.
Allora, tra poco, l’assetto dovrebbe restare il 4-4-2, con Fulignati in porta e proprio Brighenti e Antonini coppia centrale; eventualmente, potrebbe toccare a Veroli far posto e sacrificarsi, consentendo il dislocamento sulla mattonella sinistra di Scognamillo, con Situm sul lato opposto. Stoppa dovrebbe sostituire Vadenputte, mentre Sounas spingerà sulla corsia destra; in mediana sembra essere scoccata l’ora di Petriccione, al fianco di Verna. Iemmello e Biasci guideranno l’attacco.
Calcio d’inizio alle 16.15, arbitrerà Rapuano di Rimini.