Giannitti da Ascoli: “Non siamo morti”. E Iemmello si ferma

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La corsa sotto la Ovest per festeggiare il gol del compagno che gli era appena subentrato, rischia di essere l’ultimo scatto di questo 2023 per Pietro Iemmello. L‘uomo simbolo dell’US Catanzaro, aveva lasciato il campo dopo l’ora di gioco, sullo 0 a 0, contro il Pisa: fatto di per sé insolito, a maggior ragione tenendo conto che il risultato fosse apertissimo e le Aquile non si privano mai del calciatore più rappresentativo, capace di risolverla con una giocata in qualsiasi momento. Qualcosa doveva pur essere accaduto ed è successo: Iemmello si è infortunato e, con ogni probabilità, dovrà star fuori alcune settimane.

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Stando a quanto emerge – pur mantenendo per adesso il condizionale – il calciatore catanzarese dovrebbe essere alle prese con una lesione al menisco. Il problema è emerso (anzi, sembra si sia riacutizzato) nell’intervallo del match di sabato, dopo il quale lo “zar” aveva provato a stringere i denti per tastare realmente la presenza di dolore: cosa prontamente segnalata e confermata, che ha indotto il tecnico ad effettuare subito il cambio, con Ambrosino, che ha stappato la partita.

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E proprio sulle spalle del talentuoso ragazzo di proprietà del Napoli andrà il peso dell’attacco già dalla gara di Ascoli, alla quale non prenderà parte neanche Veroli, fermatosi nel riscaldamento di Catanzaro – Pisa. La fitta al dito del piede, è stato il campanello d’allarme della frattura composta che dovrebbe costringere fuori il laterale mancino per qualche settimana.

 

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Se questi ultimi sviluppi destano un po’ di apprensione, in casa Ascoli, tuttavia, non si sorride neanche. Addirittura sono cinque le sconfitte nelle ultime sei gare, l’ultima sabato, in casa contro lo Spezia, diretta concorrente, che ha agganciato proprio i bianconeri al terzultimo posto, a quota tredici punti. La vittoria “più recente”, è datata 21 ottobre, in casa del Lecco.

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La squadra arranca in fondo alla Serie B, con evidenti limiti tecnici e Fabrizio Castori – subentrato un mese fa, tornando alla guida dei marchigiani dopo dodici anni – non ha la bacchetta magica, né può fare miracoli: può solo contribuire a risollevare le sorti di un collettivo comunque valido, ma rabberciato dagli infortuni.

 

E il tecnico di San Severino espone tutta la propria rabbia dopo la partita con lo Spezia: una sconfitta ritenuta da Castori “un pugno nello stomaco” e su cui ha inciso un rigore definito come minimo “dubbio“. Il trainer dell’Ascoli imputa questa nuova battuta d’arresto alla situazione di totale emergenza figlia delle defezioni. Ma al di là dei problemi di infermeria, le lacune – anche sotto il profilo dell’esperienza – ci sono tutte. “Dobbiamo rialzare la testa e non deprimerci, senza guardare la classifica – annunciava il mister dal “Del Duca” -. L’unica arma che abbiamo è l’impegno”, ha ammesso Castori, il quale spera di poter recuperare almeno Nestorovski.

L’ex Quaranta

E su questi binari, viaggia il pensiero di Danilo Quaranta, che sabato contro le Aquile sarà un ex (oltre a Bayeye), sebbene la sua esperienza sui Tre Colli si possa sintetizzare in appena dodici presenze nella stagione 2019/20, per via di un problema al ginocchio. Il difensore ha posto in evidenza la prestazione del gruppo e l’intenzione di riscattarsi già contro il Catanzaro.

A metterci la faccia, oggi, il direttore sportivo Marco Giannitti: “Finisse oggi il campionato saremmo retrocessi. Eppure non siamo morti, né moribondi! Siamo solo in difficoltà”, ha detto il ds ascolano, cercando di smorzare la tensione nel corso di una conferenza stampa, convocata per fare il punto della situazione.

Bayeye, altro ex

“Da oggi in poi dev’esserci la consapevolezza di andare in guerra, perché sarà una bagarre tra playoff, playout e salvezza diretta – ha sottolineato Giannitti -. Dovremo essere lucidi, concentrati e spensierati”. Di sicuro, all’Ascoli toccherà fare la voce grossa in sede di mercato invernale, ormai prossimo: “Intanto siamo pochi dal punto di vista numerico, specie in difesa e a centrocampo – ha aggiunto – e poi serve portare qualità nell’organico. Vogliamo dar vita ad un progetto che possa durare a lungo”.

In ogni caso, sia pur senza Iemmello e Veroli, il Catanzaro non rappresenta il migliore dei clienti per i bianconeri. Giannitti, però, esige una risposta: “Mi aspetto una crescita immediata da parte della squadra“.

 

 

 

 

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