Non pronunciare la parola “playoff” a Giugliano.
Vuoi un po’ per la squisita scaramanzia che aleggia storicamente alle pendici del Vesuvio, vuoi un po’ per una presa di coscienza: il Giugliano ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissato, ossia una tranquilla salvezza.
Certo, ad essere proprio fiscali, ancora occorrerebbe qualcosina prima di stappare e brindare, ma i 43 punti finora racimolati, pur non sancendo l’aritmetica permanenza – evitando di passare dagli spareggi – rappresentano un margine sufficiente per poter stare quantomeno sereni, senza avvertire le inseguitrici col fiato sul collo.
Gialloblu, semmai, a ridosso della zona playoff insieme all’Avellino, con l’ultimo posto della griglia occupato dal Latina, a pari punti: insomma, fare un pensierino è lecito, anche per levarsi la soddisfazione di prendervi parte e crescere ulteriormente, in vista del futuro. Futuro che se non altro, comprenderà anche il rientro a casa, al “De Cristofaro”, possibilmente per l’avvio del prossimo campionato.
Già, perché i campani hanno disputato le gare casalinghe al “Partenio – Lombardi” e proprio nell’impianto irpino ospiteranno il Catanzaro, tra meno di quarantotto ore.
E se i giallorossi non regaleranno niente a nessuno, continuando secondo il proprio credo votato al giocare per vincere, gli uomini di Raffaele Di Napoli battaglieranno fino all’ultima goccia di sudore, al cospetto della capolista, gasati dallo spessore dell’impegno. Stato d’animo ulteriormente ringalluzzito dopo le vittorie tra Monopoli e Fidelis Andria in casa: una boccata d’ossigeno, un toccasana che ha spazzato via un periodaccio caratterizzato da sconfitte (alcune pesanti) e pareggi.
Febbraio e buona parte di marzo pessimi, tanto da far tremare i polsi ai tifosi i quali, ad inizio girone di ritorno, sognavano in grande visto il quarto posto momentaneo, alle spalle delle grandi. La realtà, poi, ha portato con sé forse un brusco risveglio (ci permettiamo di dire) ed una naturale ridimensionata. Per questo mister Di Napoli, tecnico capace e ambizioso, tiene a freno gli entusiasmi: in poche parole, prima certificare la salvezza, poi si vedrà.
E per centrare il primo obiettivo, ecco lo stimolante test contro il Catanzaro dei record, che all’andata aveva rispedito a casa con un secco 3-0 i gialloblu, nonostante fossero stati artefici di una buona ora di gioco, in fase difensiva. Gli elogi nei confronti delle Aquile, da parte di Di Napoli, non erano di certo mancati, che aveva definito tutto “l’ambiente catanzarese di categoria superiore” (LEGGI QUI).
“Dobbiamo prepararci bene in vista di un Catanzaro che non regalerà nulla, quindi mi aspetto una bella partita”, aveva detto Di Napoli, nel post-gara di Giugliano – Andria. “Cercheremo di regalare una gioia ai tifosi, ma prima di pensare ai playoff occorrerà gettare il cuore oltre l’ostacolo – sosteneva ai microfoni il trainer campano -. Quando eravamo quarti alla seconda giornata di ritorno, comunque cercavamo di volare basso. Ma conosco la mia squadra e so cosa mi può dare“.
E lo stesso Gennario Scognamiglio, veterano di lungo corso tra B e C, giunto a gennaio proprio dall’Avellino, aveva lanciato un messaggio forte e chiaro dalla sala stampa del “Partenio – Lombardi”: “Sta a noi dimostrare di poter entrare nei playoff”.
Vivarini e la truppa giallorossa sono pienamente consapevoli delle insidie che potranno trovare, domenica. Come sempre, del resto.