Gli auspici di Mulè: “Qui per vincere”

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Nemmeno le più rosee aspettative di Erasmo Mulè avrebbero messo in conto un esordio con gol al “Nicola Ceravolo”. 

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Già riuscire a ritagliarsi spazio in una difesa composta da tre mostri sacri non sarà facile, tuttavia le occasioni non mancheranno e bisognerà stare sempre “sul pezzo” per coglierle. E infatti, quanto avvenuto potrebbe rappresentare già uno “sliding doors” per il difensore giunto al Catanzaro in estate: out Martinelli e Scognamillo squalificati, con Fazio infortunato, Mulè si è visto gettare nella mischia da subito. 

Domenica scorsa, contro il Picerno, il difensore siculo si è destreggiato con la disinvoltura e la padronanza del veterano: rapido nell’accorciare, puntuale sulle chiusure e soprattutto imperioso nello svettare di testa, rendendosi sempre pungente nell’area avversaria sui calci piazzati. Da lì, dunque, il gol: “Meglio di così non poteva andare, abbiamo colto una grande vittoria e poi ho fatto gol! Non era ancora mai successo nella mia carriera”, racconta Mulè ai microfoni nel consueto incontro infrasettimanale con la stampa.

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L’ex Juve e Cesena – reduce da una stagione cominciata bene ma poi condizionata dall’infortunio che lo ha tenuto ai box a lungo – si professa felice di questo momento, specialmente nel condividere un’esperienza con bravissimi ragazzi e ciò potrà rivelarsi fondamentale nel cammino della squadra.

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Il dover sudare la maglia da titolare, quindi, non lo spaventa, anzi, farà tesoro dei consigli dei senatori, a partire dal capitano: “Al netto della loro esperienza da grandissimi difensori, Luca (Martinelli) e gli altri mi danno sempre consigli e prima della partita mi hanno dato la carica oltre a preziosi suggerimenti su come muovermi in campo”.

Erasmo Mulè“Fino a dicembre ho giocato sempre, ma gli infortuni possono capitare. La sofferenza da affrontare dal punto di vista mentale è star fuori due/tre mesi. Adesso voglio ricominciare nel modo migliore, pensare ad allenarmi così da farmi trovare pronto”, rivela il numero 45 dell’US, ponendosi il personale obiettivo di fare più dei due gol totalizzati a Trapani, avendo sempre timbrato almeno una volta nell’arco della stagione. Con le Aquile questo è già successo, ma il 23enne di Alcamo preferisce focalizzarsi sul lavoro: “Se negli altri gironi emerge più la tecnica, il girone C è un torneo improntato sul fisico, sulla cattiveria agonistica. Questa è la sostanziale differenza”, osserva.

Proprio da figlio del sud conosce bene la passione delle tifoserie: “Son venuto qui da avversario e avevo già visto il pubblico, sempre presente e caloroso e ciò è fondamentale affinché gli avversari, nel nostro stadio, possano avvertire soggezione e timore reverenziale”, afferma Mulè, il quale si è levato la soddisfazione di esultare davanti ad oltre seimila spettatori. 

Senza soffermarsi sui pronostici, conclude: “Noi vogliamo ben figurare e stare in alto in classifica. Io sono qui perché a me piace vincere”.

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