Grandiosi Aquilotti. La Primavera batte l’Avellino con un perentorio 3-0, regalandosi la prima gioia casalinga del 2023 e – aspetto ancor più importante – dando seguito alla vittoria colta a Castellammare, la scorsa settimana.
Al “Menti” era stato un 1-2 in rimonta mentre oggi il risultato scritto ha avuto una connotazione ben diversa. L’Avellino, a venti punti in classifica come il Catanzaro, si presenta al Centro Federale forte della vittoria sulla capolista Palermo (a tre minuti dalla fine) di sabato scorso ed evidentemente oggi ignorava di dover fare i conti contro l’orgoglio di un Catanzaro in crescita e sempre più in fiducia.
Fin dalle prime battute, pallino del gioco a tinte giallorosse. Squillo dei padroni di casa al 15′, con un tiro di Scavone sul primo palo, su cui si oppone il portiere irpino. Gli Aquilotti, col passare dei minuti, prendono campo e sono diversi i palloni giocati sulle corsie e scodellati in area, tuttavia senza capitalizzare. Al 23′ però, Rizzuto vola su un colpo di testa ravvicinato, sulla prima vera chance per gli ospiti, che pian piano escono dal guscio e detengono maggiormente l’iniziativa fino all’intervallo. Primo tempo sostanzialmente equilibrato e senza grossi sussulti, quindi.
Nella ripresa l’US torna in campo con un piglio diverso: coriaceo, pragmatico, cattivo. Al 50′ andrebbe anche in gol, ma l’arbitro fermato il gioco, strozzando in gola il grido dei presenti. Urla di gioia rimandate di poco, perché al 61′ i padroni di casa passano in vantaggio con Rizzo, subentrato. Il ritmo si intensifica ed il Catanzaro trova il raddoppio al 72′ con Maltese che riceve un pallone dalla destra nell’area piccola e buca il portiere con un preciso sinistro in diagonale. Gli ospiti non ci stanno e arriva la reazione. Al minuto 85 palla ghiotta per rientrare in partita per l’Avellino, ma Rizzuto si supera, distendendosi in una parata incredibile (e facendosi anche male, nella circostanza). Il Catanzaro va vicino al tris più volte, cosa che concretizza un attimo prima del fischio finale, esattamente al 96′, con Bianco. Alla fine è 3-0.
Elemento in comune alla prima squadra di Vivarini, curiosamente, il fatto che, ad incidere sull’inerzia della partita, coloro che sono entrati a gara in corso, riuscendo a mettere la propria firma.
Seconda vittoria consecutiva, che rinsalda il morale e le proprie legittime ambizioni, per i ragazzi di Spader.