Grosso: “Complimenti all’ambiente di Catanzaro”

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Un pareggio da prendere e portare a casa, comunque siano andate le cose. La consapevolezza di aver fatto obiettivamente meno rispetto al Catanzaro padrone di casa, pur dimostrando di poter far male, all’occorrenza. Nel computo complessivo, tuttavia, un risultato giusto, al netto di quanto visto nell’arco dei novanta.

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Vero è che il rigore in extremis calciato alle stelle da Laurientè al 94′, consegna un Sassuolo rammaricato, ma in ogni caso soddisfatto. Tutto sommato, va bene così.

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In sala stampa Fabio Grosso ne è totalmente conscio: “Sì, è stato il risultato più giusto, abbiamo avuto quell’occasione nel finale per portare l’intera posta a casa, peccato averla sprecata – commenta l’ex campione del mondo – perché sono i piccoli dettagli a spostare i risultati. Certo, sarebbe stato bello e importante vincere, ma abbiamo pareggiato su un campo difficile e contro un avversario che ha fatto una gran bella partita. Ne usciamo con un risultato positivo e siamo contenti, consapevoli di aver tanta strada da fare”.

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L’uomo che ha fatto sognare un Paese intero con i gol che sono valsi il Mondiale del 2006, ha l’umiltà di constatare l’intraprendenza di un Catanzaro orgoglioso, coraggioso e che ha saputo tessere delle buone trame, nonostante le assenze. I neroverdi, da par loro, si sono presentati al “Ceravolo” rabberciatissimi, ma hanno comunque lasciato intravedere (anzi, confermato) di poter candidarsi seriamente ai piani alti della graduatoria.

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“Nel primo tempo non abbiamo concesso granché, anzi, siamo stati bravi a creare e avremmo dovuto attaccare la palla con più cattiveria – sostiene mister Grosso -. Peccato essere rientrati in campo, nella ripresa, non come avremmo dovuto, quindi abbiamo sofferto un pochino”.

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Anche per il Sassuolo, allora, la strada è lunga e tortuosa, specie se si vuole ambire al ritorno in A dopo la retrocessione: “Per far venir fuori la qualità, occorre tanta quantità e noi dobbiamo crescere in tal senso”, ammette il tecnico, il quale ha ben inteso l’importanza di uscire indenni da certi campi difficili. A tal proposito aggiunge: “Lavoreremo per migliorare cosa non mi è piaciuto, perché questo è un campionato che non perdona” .

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E lui che, prima di essere stato un campione del mondo e aver giocato con Inter, Lione e Juventus, ha calcato anche i campi della Serie C, ricorda un suo passaggio al “Ceravolo”, nei primi anni 2000, con la maglia del Chieti: “Qui avevo giocato da avversario in una categoria più in basso e non mi stupisce questo grande calore, questa passione – ammette -, tutte sensazioni determinanti per ottenere i risultati. Complimenti all’ambiente e alla squadra affrontata, ma i complimenti vanno anche a noi per aver tenuto testa e ritmo all’avversario”.

Fabio Grosso

Sulla falsariga delle parole dell’allenatore, in sala stampa risuonano quelle di Samuele Mulattieri. L’autore del gol del vantaggio neroverde, rimembra la sua esperienza in Calabria (esattamente a Crotone nella stagione 2021/22) per la quale non è affatto stupito dal calore della gente.

Mulattieri

Inevitabilmente, l’attaccante classe 2000, rimarca il concetto della serata: “Sì, è stata una partita combattuta contro una buona squadra – osserva Mulattieri -, ma il pareggio è il risultato sicuramente più giusto“. 

 

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