“Ho voglia di sentirmi importante”: parola di Donnarumma

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Non è passato molto tempo da quando Alfredo Donnarumma si è esposto ai microfoni, difatti presentandosi. Un mese o poco più, eppure in questo frangente, alcune cose sono cambiate (LEGGI QUI). Intanto la condizione fisica, oramai in progressiva crescita, in settimane durante le quali sono stati assimilati concetti, si è affinata l’intesa coi compagni.

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Un attaccante così esperto, un califfo della B – che ha avuto anche la soddisfazione di giocare in massima serie e mettere più volte la firma – non ha bisogno d’altro, se non di tempo e continuità. Perché tutto verrà da sé, anzi, “tutto va’ come deve andare”, citando Max Pezzali. Era naturale che l’ex bomber di Teramo, Empoli e Brescia necessitasse di prendere le coordinate e avere l’opportunità di dire la sua, dopo aver tirato a lucido i muscoli e ricaricato il fiato. Lavorare a testa bassa, ponendosi con umiltà come se fosse l’inizio del proprio percorso professionale, porta i frutti. E se c’è anche la stima dell’allenatore e dei compagni, i risultati arrivano.

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Certo, obiettivo di ogni attaccante è ritrovare la confidenza con la porta, con una certa frequenza: dalla conferenza stampa pre-Parma, Donnarumma ha timbrato il cartellino un’altra volta soltanto (col Cittadella, su rigore), ma ogni cosa a suo tempo. Basta applicarsi e continuare così. Basta replicare la prestazione messa in campo contro la Feralpisalò, in un match che ha visto un 3-0 senza storia per le Aquile.

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Per lui, non una prima volta da titolare con la maglia del Catanzaro, ma l’inedita occasione di destreggiarsi in tandem con Iemmello o, per meglio dire, sostenuto da Iemmello: nell’economia della vittoria, il capitano catanzarese ha giocato in un ruolo di importanza vitale, quella della costruzione, più da rifinitore aggiunto, da regista avanzato; più da numero 10, che da numero 9. E Donnarumma ne ha tratto giovamento, sebbene non sia riuscito a segnare, per pochissimo: merito del portiere verdeblu Pinzignacco e del difensore Pilati (accostato all’US in avvio di mercato estivo), elogiati dall’attaccante giallorosso, per la loro chiusura in occasione di quella bellissima palla-gol confezionata da Ghion, sullo 0 a 0.

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D’accordo, nessuna rete, ma il merito del vantaggio siglato da Vandeputte è quantomeno da dividere con Donnarumma, rapace anche nello strappare il pallone all’avversario, in una dinamica simile al gol realizzato contro il Lecco dal numero 99. “Sì, sabato mi è mancato solo il gol, ma conta vincere. Mi sento bene e tutto arriverà da sé”, osserva l’attaccante di Torre Annunziata ai microfoni del Poligiovino.

Aspetto non marginale, una legittima difficoltà nell’affrontare squadre che pensano principalmente a difendersi quando affrontano il Catanzaro: “Giocare contro di noi non è facile. Palleggiamo partendo da dietro e a volte gli avversari hanno il timore di venirci a pressare perché li costringiamo ad ‘allungarsi’ – ammette -, allora tendono a stare compatti e coprirsi maggiormente. Questo aspetto rappresenta un importante segnale di crescita per noi”, aggiunge, indicando la sconfitta con il Parma il momento che ha fatto magari da spartiacque nel cammino del Catanzaro, fino all’attuale secondo posto in classifica.

Un centravanti vive per il gol, è innegabile, ma non occorre avere fretta o ansie: “Sì, ci penso, ma senza pressione, perché a me interessa star bene – ribadisce -. Quando sono arrivato stavo prendendo condizione, mi mancava il ritmo partita, ma ora mi serve solo continuità. Ho voglia di sentirmi importante dopo aver vissuto una situazione particolare”, annuncia, pur consapevole dell’ampiezza e della qualità del parco attaccanti in organico.

A proposito di compagni di reparto, Donnarumma non può non esporsi sull’affinità dimostrata nell’interagire con Iemmello: “Giocare con attaccanti forti è sempre facile, tutto viene naturale! Io e Pietro non avevamo praticamente mai giocato insieme dall’inizio – osserva – è stata la prima volta e credo sia andata bene. Poi, è chiaro, giocando, si consoliderà la nostra intesa“.

Assimilata la vittoria contro la Feralpi, il Catanzaro si è rimesso in marcia, verso Como, dove sarà di scena sabato, in uno stadio nel quale Donnarumma ha giocato nella stagione 2012/13: indimenticabile, per lui, l’esordio in campionato con la maglia dei lariani, con una tripletta. “Per me è sempre bello tornare a Como, sia pur da ex – rivela -. Mi aspetto una partita dura, contro un’ottima squadra che dispone di grandi individualità. Sappiamo che sarà difficile”.

 

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