“I ragazzi hanno lottato fino all’ultimo”: Vivarini in sala stampa

La sorpresa della scorsa stagione, si piega al cospetto di quella che – a detta di molti, per non dire “tutti” – è la sorpresa di questa Serie B. In verità, però, definire il Catanzaro, ancora, “una sorpresa”, risulta ingeneroso. Fin dalla scorsa annata – in Lega Pro – le Aquile avevano lasciato intuire cosa sarebbero state capaci di fare, dopo aver stravinto quel torneo, demolendo tutti i record. Allora evidentemente è il caso di parlare di “conferma“, a maggior ragione dopo aver battuto Sampdoria e Sudtirol fuori casa, in appena sei giorni. Due trasferte non proprio facili, dalle quali – se ci si ferma a ragionare – potenzialmente si può anche far ritorno con un pugno di mosche in mano. Invece, con questi sei punti raggranellati in due trasferte, i giallorossi salgono a quota 18 in classifica, assestandosi a ridosso della vetta e ciò permette di arrivare alla sosta nel miglior modo possibile.

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Finisce 0-1 al “Druso” di Bolzano. I padroni di casa rialzano la testa nella ripresa ma non riescono a ribaltare lo svantaggio iniziale, patito in virtù di un gol straordinario del capitano, Pietro Iemmello. Ai microfoni, Vincenzo Vivarini analizza la partita, estendendo il proprio plauso a tutta la squadra: “Abbiamo affrontato la tipica squadra di B, solida, di carattere, con un gioco semplice che ci costringeva ad allungarci e correre molto – ammette il tecnico -. Loro sono stati davvero bravi nel fare un lavoro semplice ma efficace, in avanti. Abbiamo sofferto, però siamo stati bravi nell’accorciare e rimettere la squadra sempre in posizione”.

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Fattore eloquente – ma sostanzialmente marginale – l’aver trovato il gol ancora una volta prima dell’intervallo, come avvenuto a Bari e a Genova. Vivarini però non si sofferma su questo dato, ma elogia il gruppo, nell’approfondire la sua disamina: “Dal punto di vista tattico è stata una gara complicata, ma per lunghi tratti siamo riusciti a fare ciò che sappiamo – osserva -. Faccio i miei complimenti ai ragazzi, che hanno lottato fino all’ultimo“.

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Poi, tornando su quello che è stato il canovaccio che ha segnato il lavoro settimanale in vista del match, rivela:Ci eravamo prefissati di non subire gol. Avevamo lavorato sulla capacità di allungarci e così, a parte qualche mischia, non abbiamo concesso nulla di importante – sostiene -. Nel primo tempo abbiamo creato diverse situazioni che avremmo potuto sfruttare meglio e ciò legittima il risultato”. 

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Il tecnico, quindi, abbraccia nelle sue considerazioni anche i giovani subentrati, che via via si stanno integrando. “Quando si vince difficilmente cambio formazione – sottolinea – perciò i giovani devono aspettare le occasioni giuste, ma sono pronti, conclude, ponendo in evidenza, per l’ennesima volta, il calore del migliaio di supporters giallorossi, sparsi nel “Druso” a spingere la squadra: “Avere nella maggior parte dello stadio i tifosi del Catanzaro, a milleduecento chilometri di distanza, mi lascia senza parole“. 

 

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