“Il Catanzaro, la miglior squadra del campionato”: Aquilani nel post-gara

mister aquilani pisa 1

Al termine della gara persa contro il Catanzaro per 2-0, alla luce del gol di Ambrosino e della sfortunata autorete dell’ex giallorosso Marin, il tecnico del Pisa, Alberto Aquilani, analizza, a caldo, la sconfitta, nella sala stampa del “Ceravolo”, fornendo la sua chiave di lettura: “Siamo venuti qui a fare la nostra partita contro la miglior squadra del campionato – esordisce – per quello che sta dimostrando in campo”.

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“Oggi ho visto due squadre che giocavano a scacchi, con la stessa mentalità – ammette il tecnico romano -. Difatti i dati e i tiri in porta dimostrano, per l’appunto, che abbiamo fatto la nostra partita. La differenza oggi è stata che il Catanzaro ha determinato il risultato; noi, al contrario, nonostante abbiamo creato, non abbiamo determinato, quindi le gare non si vincono”.

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È mancato il gol – riconosce l’ex Liverpool -, probabilmente per difetto di cattiveria e di qualità individuale. Serviva volerla vincere. Il secondo gol, per come è arrivato, lascia molta amarezza”.

In seguito, l’ex centrocampista di Roma e Juve, continua a tessere le lodi della squadra giallorossa, facendolo anche in maniera molto esplicita:Non vedo un’altra squadra che gioca come il Catanzaro – sostiene – ci possono essere squadre più attrezzate sulla carta, ma le ho viste tutte ed il Catanzaro mi piace. Anzi – evidenzia – se devo vedere una partita, guardo proprio il Catanzaro! Oggi ha fatto meno del solito – sostiene Aquilani – , allora evidentemente abbiamo fatto bene anche noi”.

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Infine, il trainer dei pisani analizza il momento delicato della sua squadra che si contrappone, invece, al momento d’oro che si vive a Catanzaro:Ricevere i complimenti fa piacere, ma siamo sempre con l’acqua alla gola e questo mi preoccupa – ammette -. Il Catanzaro ha un vantaggio rispetto a noi: giocare con la serenità, con la gente che spinge e un allenatore bravo, che allena da trent’anni. Io non posso essere sul suo livello ora”, conclude.

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