La parola “sostanza”, da circa un anno, viene sempre accostata al suo nome. Ciò, certamente, dà un’idea su che tipo di calciatore sia ma, Luca Verna, è molto di più.
Anche se “importunato” da Martinelli e Scognamillo, che hanno provato in tutti i modi a farlo deconcentrare, il centrocampista giallorosso si è presentato ai microfoni della sala stampa.
Inizialmente, il calciatore nato a Lanciano ha analizzato la vittoria odierna contro il Monterosi.
“La serata poteva sembrare particolare – esordisce- perché abbiamo sbagliato due goal facili e la cosa poteva destabilizzarci.” “Come nel match d’andata, l’abbiamo sbloccata da palla inattiva – aggiunge- e nel secondo tempo l’abbiamo gestita per come sappiamo”.
A pochi passi dall’obiettivo promozione, però, per un calciatore che è una delle bandiere dell’era Noto, era inevitabile non tracciare un bilancio.
“Sono arrivato qui tre anni fa -spiega il centrocampista – la squadra era in costruzione e, soprattutto, il Covid e l’assenza di pubblico sono stati pesanti”. Una cosa, però, gli ha fatto assaporare il bello di essere calciatore del Catanzaro: ”Aver vissuto il percorso di crescita della squadra, che ha aggiunto sempre qualcosa negli anni, ed essere quasi arrivati all’obiettivo”.
Una cosa che, certamente, non dimenticherà facilmente sarà il calore della gente, la passione viscerale che caratterizza la tifoseria giallorossa. Per questo motivo, aver segnato a Crotone ha rappresentato “il momento più importante della carriera”. Per di più, nella sua carriera, ha vinto due volte a Pisa ma, a suo dire, “è stato impressionante quello che è successo dopo”.
A margine della conferenza stampa, a metà tra la persona curiosa e quella stupita, ha affermato: “Parlando con alcune persone di Catanzaro, mi hanno detto, ricordando momenti passati, che ancora non ho visto nulla”. “Tutto ciò – la chiosa del calciatore abruzzese – rende davvero speciale quello che stiamo facendo”.