Indubbiamente uno dei protagonisti assoluti della cavalcata della scorsa stagione. Un difensore roccioso che, durante la sua permanenza a Catanzaro, ha imparato anche ad essere un abile regista difensivo. Questa è la sua quarta stagione con la maglia delle Aquile ed è diventato, ben presto, idolo della tifoseria giallorossa, molto apprezzato sia dagli adulti, ma soprattutto dai giovani, che vedono in lui un vero gladiatore che lotta con la casacca del Catanzaro.
Stefano Scognamillo, leader dello spogliatoio giallorosso, racconta ai microfoni della sala stampa del Poligiovino, il primo impatto in questo nuovo campionato cadetto: “Abbiamo iniziato la stagione nel migliore dei modi – esordisce il difensore giallorosso – ci troviamo tutti molto bene nel reparto difensivo, come del resto anche lo scorso anno. Tuttavia è ancora presto per dare giudizi sul campionato. Sicuramente si è notata la differenza di categoria in particolar modo all’inizio, mentre nell’ultimo periodo, in concreto, nessuno ci ha messo in difficoltà, a parte la gara col Parma“.
Se quella con lo Spezia, a parer suo, “è stata la sua migliore prestazione”, il centrale delle Aquile si è espresso anche sul “nuovo” ruolo che il mister gli ha affidato in un pacchetto arretrato non più a tre: “Nella difesa a quattro mi trovo bene ma, in realtà, è una linea a quattro ‘finta’ perché, fondamentalmente, i dettami tattici sono simili a quelli dello scorso anno – spiega -. Il mister ci aiuta sempre su quello che dobbiamo fare in campo. Sono maturato e migliorato molto, soprattutto nel non prendere sempre ammonizioni, perché è stato fastidioso essere etichettato come ‘giocatore falloso’, ma ancora posso crescere tanto”.
Sul proprio percorso, su quanto possa essere cresciuto, ritiene di aver appreso molto nel corso del tempo: “Mi trovo meglio – aggiunge il 14 giallorosso – anche a portare palla e impostare, da centrale di destra. Vivarini ci ha trasmesso una mentalità vincente, sin dal suo arrivo, e questa è la nostra arma principale”.
Il difensore di origini russe si sofferma, anche, riguardo le emozioni che la tifoseria giallorossa gli ha fatto vivere in questo primo scorcio di stagione: “I nostri tifosi – afferma Scognamillo – sono stati, a dir poco, eccezionali. A Genova, indubbiamente, una sensazione straordinaria, perché in quello stadio, sentire per novanta minuti il tifo catanzarese incitarci e cantare a squarciagola è stata un’emozione unica”.
E sul prossimo avversario che il Catanzaro affronterà dopo la sosta: “La Feralpisalò, è una squadra forte e dobbiamo affrontarla nel migliore dei modi – avverte -. Occorre migliorare, cercando di non subire gol ingenui, evitando di ripetere gli stessi errori”.
Ponendo in evidenza le qualità (umane, non solo tecniche) dei giovani giunti in estate, interpellato sull’attaccante che ad oggi si è dimostrato il più difficile da marcare, Scognamillo sfoglia la margherita: “Il più forte attaccante marcato fino ad ora è stato, probabilmente, Odogwu del Sudtirol – conclude – un calciatore difficile da limitare, poiché ha una struttura fisica importante“.