“Se un guerriero di bassa classe si impegna abbastanza, è possibile che superi anche un guerriero d’élite”. No, il nostro intento non era quello di farvi commuovere rispolverando vaghe reminiscenze della vostra infanzia, semmai richiamare all’attenzione una delle più note e avvenenti citazioni della famosa serie d’animazione Dragon Ball. Quelle appena riportate, sono le parole pronunciate da Goku nei confronti di Vegeta, durante il loro primo scontro. Vi è un fenomeno sul quale siamo certi, ognuno di voi ha fantasticato immaginando di essere uno dei protagonisti del cartone animato più diffuso tra i giovani, a cavallo tra la fine del vecchio millennio e i primi anni 2000.
Akira Toriyama, padre fondatore del manga stesso, è venuto a mancare di recente. Quale migliore occasione per rendergli omaggio, se non quella di raccontare le avventurose vicende di un guerriero di bassa classe, che sta abbondantemente superando i guerrieri d’élite. Si, avete ben capito, ci stiamo riferendo proprio a lui, Tommaso Biasci, il “pisano volante”.
Promesso, non sarà una storia strappalacrime. Siamo a conoscenza del fatto che, in questo momento, vi sentite “deboli” nel trattare tale argomento perché scavare nei cassetti della memoria appare, ormai, mestiere assai rischioso, quasi quanto quello di tenere a bada il dinamismo del numero 28 giallorosso quando scappa verso la porta avversaria per insaccare un gol dei suoi.
Un’ultima annotazione: se, qualora non l’aveste già fatto, la tentazione dovesse esser quella di abbonarsi ad Amazon Prime Video, colti dalla fregola di rivedere la saga al completo di Drang Ball, abbiamo un consiglio da darvi. Predisposti di un efficiente motore di ricerca, sarà un “gioco da ragazzi”, scorgere gli highlights delle reti messe a segno dall’attaccante pisano da quando veste la maglia giallorossa, più precisamente dall’inverno 2022. L’effetto promulgato da ogni giocata sarà simile, l’emozione scandita in egual maniera. Provare per credere.
È possibile notare come questa sia la narrazione degli accadimenti nel trascorso di un guerriero e, anche se la sua colonna sonora preferita è “Sono un ragazzo fortunato” e Jovanotti il cantante preferito, abbiamo convinzione nel fatto che non si stia parlando di un ragazzo fortunato a cui “hanno regalato un sogno”, ma che quello stesso sogno il ragazzo di San Giuliano Terme l’abbia conquistato con le unghie e con i denti, battendo anche guerrieri d’èlite, per l’appunto.
“Trova un vero lavoro invece di perdere tempo in sciocchezze”. (Celebre espressione pronunciata da Saiyan). Ecco, possiamo affermare che il giovane Tommaso aveva le idee chiare riguardo il suo futuro. Voleva fare il calciatore. Inizia così la carriera di un “guerriero di bassa classe”. I primi calci al pallone dati a pochi chilometri da casa, nelle giovanili del Pisa, per poi riversarsi nella barricata opposta e trasferirsi, ben presto, al Livorno. Una storia di audacia e resilienza, condita da un pizzico di sana follia che, proprio in maglia granata, concederà allo stesso Tommaso di vivere un sogno, quello sì, per davvero. Il 27 aprile 2013, in occasione di un Livorno- Vicenza, terminato 2-0 in favore dei padroni di casa, il tecnico di allora, Davide Nicola, concederà al “pisano di nascita, ma livornese d’adozione”, l’esordio in Serie B, a soli diciotto anni.
La cadetteria sembra essere il campionato che maggiormente si sposa con le proprie caratteristiche fisiche e le proprie doti tecniche, ma si rivelerà croce e delizia nella carriera del classe ’94 che, prima di farci ritorno, dovrà disputare due campionati di Serie D e sette (si, avete ben compreso, sette anni!) di Lega Pro. Probabilmente “Ragazzo fortunato” sarà il suo inno, certamente non possiamo dire sia il suo marchio di fabbrica.
“Qui non è paradiso, all’inferno delle verità, io mento col sorriso” – Jovanotti in “Ragazzo fortunato”. Diciamo che più di una volta il ventinovenne toscano ha dovuto far sua tale citazione. Difatti, dopo una serie di prestiti, spalmati tra Lucchese e Paganese e un concitato ritorno in quel di Livorno, rimane svincolato. Nessuno puntava su di lui. Non vi era alcuna formazione che vedesse in lui il “bomber” della propria squadra.
Ma è proprio in queste occasioni che i guerrieri mostrano le loro migliori abilità da lottatori e i veri rapaci d’area di rigore divengono cecchini infallibili. A tal proposito, poiché nessuno aveva intenzione di avvicinarsi alla montagna di Maometto, era lo stesso Maometto ad avvicinarsi ad una montagna (di libri, questa volta). E se, nessuna formazione avesse avuto l’intenzione di “prendersi cura” di lui, sarebbe stato proprio Tommaso a prendersi cura della sua formazione. Come? Nei circa sei mesi trascorsi da non tesserato, ha deciso di iscriversi all’università. Facoltà di scienze motorie, anche se avrebbe intrapreso volentieri magari ingegneria civile, ripercorrendo le orme di papà Claudio, geometra di professione. Una nuova occasione per rimettersi in gioco.
Di quel periodo ammetterà: “Mi trovavo in Corea del Sud per le Universiadi. Abbiamo vinto anche la medaglia d’Oro”. Due firme sul tabellino marcatore ma nulla da fare: “Nemmeno una squadra che fosse interessata a me, poi, quasi per disperazione firmai con il Ponsacco. Non riuscivo a stare senza calcio”.
“Ero uno dei peggiori discepoli, di quelli che non prestano mai attenzione. Ma grazie a quel vecchio che sono diventato più forte”. (Goku rende omaggio al maestro Muten). Non ci è dato sapere se Tommaso si riveda in Goku, quel che risulta essere facilmente deducibile è che il tempo sia stato il migliore maestro di vita dell’ex Padova che, non avrà alcun tentennamento nel ripartire dai dilettanti. Dunque, la Massese e i ventisei gol stagionali che gli valgono la chiamata della Carrarese di Silvio Baldini.
Un legame profondo col trainer nativo di Massa, tra i primi a puntare su di lui anche tra i professionisti, al quale dirà: “Hai segnato più di venti gol in D? Bene, fallo anche in C. Tanto le porte hanno sempre la stessa grandezza…”. Non se l’è fatto ripetere una seconda volta, l’attaccante delle Aquile. Nove gol e nove assist in maglia gialloblu. Bottino pieno.
“Vedi Carrara e poi… “. No, non è l’illustre riconoscimento rilasciato da Goethe su Napoli, qualcosa di diverso nel percorso di crescita di Tommaso. Verrebbe da dire “Vedi Carrara, credi di risorgere a Padova, ma poi lo fai a Carpi”. Appunto, nella cittadina emiliana, bomber Biasci vivrà un momento di forma esaltante, siglando il record personale di reti in una sola annata. Diciassette reti messe a segno, fino a marzo. L’avvento del Covid e lo stop di tutte le competizioni sportive hanno arrestato, ancora una volta, i sogni di gloria.
“Di dieci cose fatte te n’è uscita mezza. E dove c’è uno strappo non metti mai una pezza”. (Sempre Jovanotti in “Ragazzo fortunato”). Sembra non voler ingranare definitivamente l’ascesa verso il successo di Tommaso Biasci che, ha lo stesso temperamento di come lo vedete sul rettangolo verde. E’ sempre l’ultimo a mollare. Il ritorno a Padova non è dei migliori. Gioca poco, se non alcuni spezzoni di gara in Coppa Italia.
“Sei bella come il sole”. Deve esser apparsa proprio bella Catanzaro nel gennaio 2022, quando alla chiamata del club giallorosso, il partner d’attacco ideale di capitan Iemmello, ha caricato lo zaino in sella alla ricerca della felicità perduta. Il resto è storia.
Quarantaquattro firme in totale nel campionato 22-23, per i gemelli del gol Biasci-Iemmello. Paragonabili a Vialli e Mancini, paragonati addirittura a Sandra e Raimondo.
“E’ finita, Freezer!” (Frase pronunciata da un rabbioso Goku Super Saiyan quando annuncia a Freezer la sua imminente sconfitta). Tradotto, “Vedrete, la Serie B è tutt’altra storia”. Ma la storia è sancita dai numeri: nove gol e tre assist finora, per uno che “non sarebbe stato pronto”.
Vero, non sappiamo se il “pisano volante” si riveda più in un guerriero di bassa classe o in un guerriero d’élite altresì se si sia mai immedesimato nel personaggio di Goku Super Saiyan, quel che ci basta sapere è che “è andata com’è andata, la fortuna è di incontrarti ancora”.
Ben detto, Jova.