Ne ha vissute troppe di sfide, nella sua brillante carriera, Jasmin Kurtic, per non soppesare il valore del pareggio colto dal suo Südtirol al “Nicola Ceravolo”. Già, “suo”, poiché l’esperto centrocampista sloveno, pur essendo a Bolzano da un mese e mezzo, ha preso in mano una squadra ed il suo apporto si rivelerà senza dubbio fondamentale nel centrare la permanenza in B.
Perché la strada è ancora lunga, ma con questo 2-2 gli uomini di Valente (“rammaricato per l’occasione sciupata nel finale, ma comunque contento” LEGGI QUI) compiono un passo in avanti in chiave salvezza. Allora, per Kurtic – una carriera tra Serie A e Nazionale – una nuova stagione della propria vita, a trentacinque anni.
Oggi il suo gol in avvio di gara ha gelato gli oltre novemila del “Ceravolo”. Un buon punto, ma il rammarico nell’ex Atalanta, Fiorentina e Parma (tanto per citare alcuni dei club nei quali ha militato) si vede tutto: “Sicuramente fa piacere per il gol, ma sono dispiaciuto perché potevamo prendere qualcosa in più“, dice.
“Il Catanzaro gioca bene, dando inizio all’azione da dietro col portiere – ammette -, riuscendo a creare difficoltà col palleggio negli ultimi trenta metri. Ma noi eravamo molto attenti sugli spazi in mezzo e li abbiamo chiusi bene”.
“Sì, abbiamo anche sofferto – prosegue – ma ci siamo coperti bene. Alla fine, ribadisco, avremmo potuto ottenere qualcosa in più”, dice Kurtic, proiettandosi con fiducia al futuro imminente, poiché l’obiettivo non dista molto.
“Essere squadra è più importante di qualsiasi qualità individuale”, aggiunge, avvalendosi di parole grazie alle quali infondere carica nei compagni.