Non lo aspettavano solo i Boomdabash, ma anche i tifosi presenti al rientro delle Aquile dal ritiro di Cascia.
Si respirava un’aria diversa. Vero, una (B)rezza differente che aleggiava sul campo di allenamento dei giallorossi e che, tendeva a mitigare il caldo afoso che si è imbattuto in quel di Giovino alle 17:30 di un giovedì di inizio agosto.
Curiosità e una buona dose di entusiasmo, elementi principali per un campionato che si prospetta interessante e, al contempo, avvincente.
Consueta razione aerobica ed esercizi col pallone, culminati poi in tiri dalla distanza verso la porta hanno caratterizzato questa prima seduta di allenamento.
Tra i più ispirati, sicuramente Pontisso e Sounas; senza dimenticare il solito (si fa per dire) “tiro al bacio” di Vandeputte e la scoperta Luca d’Andrea.
Precisione e potenza, caratteristiche fondamentali della new entry campana che ha impressionato fin dai primi tocchi di palla.
Notevoli, difatti, l’affetto e l’acclamazione con cui anche i più piccoli tra i cuori giallorossi hanno intonato e, più volte, urlato il nome dello stesso D’Andrea che, probabilmente galvanizzato dall’accoglienza, ha messo a segno tutte le palle calciate e indirizzate verso l’estremo difensore di turno, dato l’alternarsi dei quattro portieri al servizio di mister Vivarini.
Sono le 18:30 circa quando, dal retro porta aleggia un’ombra che, apparentemente potrebbe essere simile a quella di un addetto ai lavori e invece no, è Pietro Iemmello che attraversa la linea laterale del campo, dirigendosi verso i collaboratori più stretti di mister Vivarini, con il solo tentativo di rimediare alla distorsione alla caviglia sinistra, che tiene ai box già da qualche giorno il bomber catanzarese.
Sliding Doors. Cori, applausi e totale devozione della città nei confronti del suo Re.
Il nome “Pietro, Pietro!” sarà quello più celebrato e inneggiato dai sostenitori delle Aquile per il cannoniere indiscusso del girone C del campionato appena trascorso.
Concentrazione e meticolosa cura dei dettagli ormai nota da parte di mister Vivarini, che dal berretto nero lasciava intravedere qualche espressione compiaciuta nel momento in cui i “discepoli” mettevano in pratica i consigli e i dettami del Maestro.
Tanti applausi e sorrisi anche per i veterani Scognamillo e Fazio ed elogi riservati anche al “rientrante” Ghion.
Lo stesso numero 14 giallorosso si è reso protagonista di una sinuosa giocata, sferrando il colpo da novanta, quando, sfidando i suoi compagni e, probabilmente, anche se stesso, ha ripetuto con ottimi risultati quel “tiro a giro”, rifilato anche nella partita di andata contro il Giugliano del campionato passato.
Presenti anche il DG Diego Foresti e il DS Giuseppe Magalini, entrambi evidentemente impegnati in un giro di telefonate estenuante: chissà che non sia stato messo a segno qualche altra operazione di mercato. Nel frattempo, viene formalizzata anche l’operazione in uscita di Tentardini in direzione Cerignola (LEGGI QUI) e si sottolinea l’allenamento personalizzato di Welbeck, anche lui coinvolto nelle porte girevoli giallorosse, alla stregua di Fazio, per il quale si sarebbe fatto avanti il Francavilla.
Sullo sfondo, il primo impegno ufficiale sabato 5 agosto con la gara di Coppa Italia contro il Foggia, per il turno preliminare, da disputare a porte chiuse presso lo stadio “Razza” di Vibo Valentia.
Notizia del giorno, la sentenza emessa dal TAR: Lecco riammesso nuovamente nelle serie cadetta e Reggina fuori dai giochi: ultimo, disperato, tentativo per gli amaranto, al Consiglio di Stato.
Contemporaneamente, si sa, le vie del mercato sono infinite. Anche quelle che si muovono sull’asse Catanzaro-Reggio Calabria.