Si professa “contento di quanto visto in queste due settimane di lavoro”, Fabio Caserta. Una pausa imposta dagli impegni delle nazionali, che ha dato modo al tecnico di Melito Porto Salvo di poter finalmente lavorare su quei sistemi in ragione dei quali si sono gettate le basi, fin da luglio.
Con il Cittadella, sia 3-5-2 o quel 4-2-3-1 di cui si parla da due mesi ormai, non lo si sa, ma di sicuro il suo Catanzaro può far leva su un organico dalle figure intercambiabili. Per questo motivo non ci si cruccia più di tanto di eventuali defezioni, benché si tratti di uomini importanti.
E domani, al “Piercesare Tombolato”, la chance per dare una risposta concreta al campionato, dopo la vittoria sulla Carrarese con la quale i giallorossi si erano congedati.
“Quando si vince ci si allena meglio”, premette mister Caserta ai microfoni del Poligiovino, ultimata la rifinitura. “Mi attendo una buona prestazione contro un avversario che, in tanti anni, ha consolidato la categoria – dice -. Ma noi dovremo fare una grande partita”.
Sì, il Cittadella di Gorini ha incamerato ad oggi sette punti, che segnano un lieve distacco irrilevante in queste prime schermaglie della stagione, ma il cliente è da prendere con le molle, specie se si considera la voglia di tornare alla vittoria in casa, da parte del “Sitadèa”, dopo circa nove mesi.
Intanto, questa “fase 2” di preparazione – se così vogliamo dire – ha consentito ai nuovi innesti di inserirsi nei meccanismi, sebbene questo processo sarà graduale e avrà bisogno del riscontro delle partite. Quello che si è presentato alle telecamere, quindi, è stato un Caserta sereno e fiducioso.
“Abbiamo lavorato su più sistemi, focalizzandoci sull’importanza dell’approccio, aspetto non curato a Cesena come ho avuto modo di dire – ribadisce l’allenatore delle Aquile -. Siamo consapevoli di non poter sottovalutare nessuno, semmai lavorare sui nostri difetti, per crescere”.
L’assenza di Pontisso (il quale dovrebbe star fuori fino alla prossima sosta, tra un mese) indubbiamente dispiace, ma consegna un Caserta tranquillo in virtù “di una rosa ampia, con giocatori duttili”, considerando il recupero di Scognamillo e Compagnon, quest’ultimo pronto ad essere gettato nella mischia.
Sullo sfondo, i volti nuovi stanno pian piano eguagliando il passo dei compagni, mentre La Mantia è da ritenere l’elemento “un po’ più indietro, in quanto strutturato diversamente dagli altri sul piano fisico”, stando alle parole del trainer.
Da sponda granata, Gorini confida “nello stesso atteggiamento visto finora”, da parte dei suoi (LEGGI QUI): squadra quadrata e ben concepita, quella veneta, che vanta tanta esperienza, oramai, in cadetteria.
Questo potrebbe fungere da arma in più per il Cittadella, motivo per il quale Caserta esige massima attenzione: “Si tratta di una squadra ben organizzata con un sistema collaudato nelle due fasi – avverte il mister -. Ma a prescindere dall’avversario e dal sistema di gioco, dovremo essere bravi a saper leggere da subito la partita“.