“La primavera mi risveglierà come un fiore”, canta Mario Venuti, in una canzone alla quale i tifosi catanzaresi sono rimasti emotivamente vicini, affezionati, per quel che evoca, per il significato che ha assunto, non più tardi di vent’anni fa.
“Sembrava impossibile”, invece il Catanzaro è risorto, è rinato, si appresta a (ri)mettere piede in palcoscenici consoni alla sua storia calcistica, dopo aver scritto la storia della serie C nell’ultima straordinaria stagione.
Non vi era un modo migliore, per congedarsi dalla terza serie, dopo anni di amarezze e rospi mandati giù.
E proprio la primavera ha risvegliato un ardore mai sopito nel cuore degli splendidi tifosi giallorossi, dopo sofferenze (sportive, beninteso) patite nel corso del tempo.
Sofferenze accentuate soprattutto in chi non può “vivere” la squadra “a tu per tu”, da vicino, in allenamento o dai gradoni del “Nicola Ceravolo”: i tanti, tantissimi tifosi sparsi lungo lo stivale e anche oltre. Per loro questo trionfo vale di più. A loro, più di altri, è dedicato.
E non sono certo pochi i tifosi residenti a Milano, che hanno dato vita al Catanzaro Club “Milano Giallorossa”.
Ieri, venerdì 9 giugno, la presentazione delle attività al pubblico, in un pomeriggio di festa, durante il quale non sono mancati i momenti di commozione: l’evento, infatti, è stato dedicato alla memoria di due simboli delle Aquile, i compianti Bruno Cuteri (storico fotoreporter, conosciuto in tutta Italia) e Carlo La Forza, tifoso mancato circa dieci anni (abbonatosi all’US poco prima di andarsene) e nel nome del quale è stato fondato un altro Club giallorosso a Torino, ricordati nel corso dell’incontro.
Dalle 19.00, l’Heden Cafè di Milano è diventato punto concentrico della passione catanzarese: consegna di tessere e sciarpe hanno arricchito l’inaugurazione che ha visto i soci illustrare le iniziative, tra trasferte e beneficenza.
Già, beneficenza, in virtù della raccolta fondi per l’associazione catanzarese Acsa & Ste Onlus.
Perché l’amore per le Aquile non conosce confini, né orizzonti. Specie quando è accompagnato dal ricordo per coloro che non ci sono più e vivono nelle vittorie del Catanzaro.