“Investimenti oculati e la creazione di uno zoccolo duro”: Polito in conferenza stampa

Polito

Chi è andato via, chi è arrivato, bilanci e aspettative: Ciro Polito a cuore aperto, con la proverbiale schiettezza che lo caratterizza. Il direttore sportivo del Catanzaro Calcio incontra la stampa, al Poligiovino, per fare un consuntivo di questa finestra di calciomercato appena archiviato. E non solo.

Negro Carburanti

Tirando le somme, tra chi arriva e chi saluta, bilancio più che positivo per l’US: poche operazioni in entrata, oculate e ragionate, con l’innesto di uomini funzionali (su tutti Quagliata, di cui si è parlato a lungo) e soprattutto movimenti in uscita, mirati a sfrondare quelli che, loro malgrado, erano da ritenere esuberi, fuori contesto sul piano tattico.

banner-placanica

E Polito tiene ad aprire la conferenza stampa con delle precisazioni doverose e dei ringraziamenti: “Voglio personalmente ringraziare coloro che sono andata via per aver contribuito a portarci nella posizione che occupiamo attualmente. Com’è giusto che sia, ognuno è mosso da motivi personali e dalla voglia di giocare, lo comprendo – ammette il direttore -. Ma qui deve restare solo chi ha voglia di lottare con noi”.

Riferimento esplicito ad Enrico Brignola, che ha salutato (a malincuore) dopo due anni e mezzo e dopo esser stato tra i protagonisti della splendida cavalcata del 2023, oltre alle reti pesanti sui playoff dello scorso campionato: “Un grazie speciale ad Enrico, per tutto ciò che ha passato e per la forza nel doversi reinserire, onore a lui! Posso garantirvi che era molto combattuto nel prendere la decisione, essendo molto legato ai colori – rivela -. Ma era giusto ottenere una situazione dove potesse avere più anni di contratto”.

genius

Capitolo cessioni. Tra coloro che sono andati via, quale partenza rammarica maggiormente Polito? A questa nostra precisa domanda, il ds risponde così: “Sono rimasto molto male dell’addio di Koutsoupias! Ad essere sincero sono deluso – dice -. L’ho prelevato con un crociato rotto ma conscio delle sue qualità, così l’ho aspettato e l’ho rimesso in pista e ha trovato anche spazio, da titolare o da subentrato. Per me era un elemento fondamentale per il centrocampo, in quanto giocatore ‘muscolare’, da inserimento. Sono pur sempre legato a lui, per quello che mi ha dato in passato e io stesso gli avevo offerto una seconda possibilità dopo l’infortunio. Manifestandomi la volontà di andar via ci son rimasto male, però mi metto anche nei panni dei ragazzi, dunque non possiamo mettergli la croce addosso! Sabato lo troveremo da avversario, ma gli auguro sempre il meglio”. Viscerale e senza peli sulla lingua, Polito, poco da aggiungere.

Trinkenhaus

Operazioni funzionali, allora, quelle del sodalizio di via Gioacchino da Fiore: “Si sono sempre comportati tutti da professionisti, mai un gesto negativo. Non avevamo tanto su cui intervenire – spiega -. Era normale sfoltire, in virtù del cambio di modulo. L’obiettivo era un quinto e ci siamo arrivati, dopodiché non aveva senso prendere elementi ‘tanto per’, pur restando attenti ad eventuali occasioni“. 

Casera e Polito

Ecco, le occasioni soprattutto: è il caso di Verrengia del Potenza, il quale arriverà sui Tre Colli a luglio: “Grazie alla proprietà, che non si tira mai indietro rispetto agli investimenti, abbiamo preso un ragazzo valido per il futuro, essendo un mancino (e i mancini sono sempre più rari), che sta giocando in C per arrivare qui pronto”, osserva.

floriano noto ds polito

Trattenere determinati calciatori era l’obiettivo principale – assicura Polito –, anzi, se altri club li richiedono evidentemente noi siamo considerati dei top! Ma il nostro modo di lavorare è sempre lo stesso, da società umile che, se ha creato qualcosa, lo ha fatto sempre con questi calciatori! Allora quale calciatore avrebbe potuto alzare il livello di una squadra che dispone del capocannoniere del torneo?! Noi non faremo mai ‘fanta-mercato’, semmai operazioni oculate, perché se accadrà qualcosa di bello, succederà con ciò che abbiamo già”.

Polito Morganti e Noto

“Ecco, le altre squadre hanno fatto a gara per cercare di prendere un ‘Iemmello’ e non è detto che si possa trovare in giro! Noi invece abbiamo la fortuna di averlo già! Mi tengo stretto questi ragazzi, apprezzati ovunque, e di questo siamo orgogliosi – sottolinea -. Con loro arriveremo a consolidare la categoria, poi si vedrà”, aggiunge Polito, citando proprio quel Bari di cui era direttore, arrivato a pochi secondi dalla promozione in A con gente perlopiù reduce dalla serie C o semisconosciuta.

Noto e Polito al Marulla

“Il Catanzaro si muoverà sempre investendo su giovani per poi reinvestire e creare uno zoccolo forte. Saranno sempre questi i principi – garantisce Polito -. Dobbiamo essere orgogliosi della famiglia Noto, perché porta in giro per l’Italia il nome dalla città. Oggi a Catanzaro vengono volentieri e ciò fa onore a tutti quanti”.

Esultanza Bonini

L’US è riuscito a depennare tutti i punti in agenda, ad eccezione del solo Demba Seck, rimasto con la valigia in mano, dopo esser stato vicinissimo al rientro a Torino. Viceversa, è esponenziale la fierezza per aver portato ad esplodere un talento come Bonini (sei gol stagionali per un difensore che viene dalla C): “Può rappresentare un patrimonio per questa società – osserva Polito -. Credo di avere un gruppo di uomini veri, che ci stanno facendo divertire”.

Demba Seck

Ma non solo Bonini ha attirato a sé riflettori, anche altri elementi: “Sono arrivate offerte per Biasci, Pittarello e Antonini da club intenzionati a investire parecchio ma io ho messo subito dei paletti! I miei me li tengo – confessa – e onestamente le offerte non le ho volute nemmeno ascoltare”. 

Polito

Acquisti, sì, ma anche la chance di rilancio per coloro che hanno avuto la sfortuna di frequentare l’infermeria: “Per me anche BusoCompagnon, un Pagano in crescita o Pittarello (in attesa che si sblocchi) sono da considerare ‘acquisti’! In questo girone di ritorno potranno migliorare, ma sarà dura per tutti, perché affronteremo avversari con il coltello tra i denti – dice, a proposito del campionato -. A Frosinone non sarà una passeggiata, ora inizia un altro campionato, non taglio nessuno fuori dalla possibilità di raggiungere i playoff”.

Koutsoupias

Su un punto Ciro Polito tiene a soffermarsi: gli elementi giunti in prestito (vedi Ceresoli e Turicchia) non sono certo rimasti fuori per demerito. Ha inciso inevitabilmente il cambio modulo. Poi, un’ammissione: “Sì, sono stato vicinissimo a Tonoli, ma si è innescata un’asta tra cinque o sei società e allora mi son tirato fuori”.

Polito e Noto a Bari

Il comune denominatore, a priori, è la totale armonia nel lavorare, che genera comunione di intenti. Polito non ha dubbi:In questa società esiste il rispetto dei ruoli! Il presidente mi ha rispettato in tutto, sono strafelice di far parte di questa famiglia – rimarca con vigore -. Se si rispetta la scala gerarchica è possibile far bene, costruire, senza la confusione che non porta a nulla, come avviene altrove”.

Polito

L’innesto di Quagliata, inoltre, una medaglia che Polito si riconosce: “Mi aspettavo un riscontro immediato da lui, sono sincero – risponde alla nostra domanda -. Lo seguivo da tempo ed ero convinto fosse il giocatore adatto a noi, anche perché a me piacciono quei calciatori che seminano il caos mettendo tanti palloni in area! Ho sempre sperato di avere l’occasione, fin dalla scorsa estate, così sono rimasto alla finestra. Era l’obiettivo ‘numero 1’ e l’ho centrato. Lo vedo come uno ‘scugnizzetto’, un ragazzo sveglio che viene dalla strada come me, mi piace. Infatti si è integrato subito”.

Quagliata

Parallelamente al percorso della squadra, i traguardi che si auspica possa centrare la formazione Primavera: “Per me il campionato di ‘Primavera 3’ ha poco valore. In ‘Primavera 2’ si inizia a soppesare il valore dei ragazzi – dice -. Ad esempio Maiolo è da considerare un calciatore della prima squadra a tutti gli effetti. Mi auguro si possa lanciare qualche ragazzo del settore giovanile”.