La capolista Pisa sbatte contro il muro del Catanzaro. La formazione nerazzurra, pur possedendo il dominio del gioco per lunghi tratti della gara andata in scena all’”Arena Garibaldi” non riesce a scardinare la retroguardia giallorossa, sempre ordinata e ben posizionata in occasione delle azioni pericolose costruite dai padroni di casa.
Dunque, ai toscani manca la “stoccata” vincente che avrebbe consentito l’allungo in classifica sul Sassuolo, portandosi a +4 proprio sugli emiliani.
Filippo Inzaghi, tecnico dei pisani, nel post gara non si scompone, ma convoglia l’attenzione sulla performance offerta dai suoi, mostrandosi fiducioso e soddisfatto rispetto a quanto fatto vedere nei novanta minuti dalla sua squadra: “I ragazzi hanno disputato la migliore partita della stagione“, rivela il trainer piacentino.
“Per quel che riguarda la prestazione, non era facile cambiare sette titolari rispetto al match precedente, eppure siamo stati bravi a schiacciare il Catanzaro – continua -. Quando si fanno venti tiri bisogna vincere, ma un secondo dopo il fischio finale ho fatto i complimenti ai ragazzi per quanto fatto”.
Un Pisa in miglioramento che si appresta ad affrontare la complicata trasferta in quel di Cremona nel prossimo turno, con l’amaro in bocca per il successo mancato nella gara contro le Aquile.
Il pensiero dell’allenatore ex Salernitana sull’andamento del match rimane indubbio: “La consapevolezza che stiamo crescendo è superiore alla delusione per aver mancato la vittoria in una gara in cui avremmo meritato di portare a casa i tre punti”, puntualizza Inzaghi.
“Non era facile attaccare tutta la partita, come abbiamo fatto, senza concedere nulla dietro poiché, spesso ci trovavamo anche uno contro uno – conclude -. Ci è mancato davvero poco per concretizzare, pur sapendo che gli episodi non sono stati favorevoli a noi”, conclude rammarica l’ex bomber della Nazionale.
“Abbiamo fatto di tutto fino alla fine, ma non siamo riusciti a sfruttare le tante occasioni. Peccato…”, fa eco, poi, Jan Mlakar.
“Avessimo segnato nel primo tempo, la partita sarebbe cambiata. Nessuno di noi ha qualcosa da rimproverarsi, è il calcio – sottolinea l’attaccante della Nazionale slovena – . Ma anche un punto, muove la classifica”.
Distribuisce saggezza ed esperienza, in seguito, Arturo Calabresi: “Abbiamo affrontato una squadra che gioca a calcio e ha ereditato un’idea ben precisa e poteva farci male nel palleggio se fossimo rimasti nelle vie di mezzo”, dice.
“Abbiamo fatto ciò che dovevamo, ci è mancata un po’ di convinzione negli ultimi trenta metri – ammette il difensore classe ’96 -. Certo, peccato non aver vinto ma serve equilibrio nel fare le valutazioni, perché ci sono degli aspetti positivi”, conclude.