“Il miracolo Catanzaro continua, con grande umiltà, eccellente disposizione tattica e determinazione“. Introduzione appropriata, quella usata in Rai da “Novantesimo Minuto”, in quel pomeriggio del 1980. Un Catanzaro che provava a misurarsi coi grandi, finendo col riscuotere elogi e attestati di stima. E anche risultati.
Proprio come oggi, che gli ingredienti base sono rimasti pressoché identici: umiltà, eccellente disposizione tattica e determinazione, appunto. Domandare al Parma di Pecchia.
Quella volta, nell’ottobre del 1980, al “Militare” arrivò il Como (ospite fra due giorni al “Ceravolo”), squadra che inevitabilmente evoca la promozione del 1978. Eppure, la cartolina rispolverata dal nostro cassetto è riconducibile all’ultima vittoria dei giallorossi sui lariani, in casa.
Quarta giornata del campionato di Serie A 1980/81: in campo il Catanzaro dominò in maniera incontrastata, pur senza riuscire a sfondare le linee avversarie, almeno fino all’intervallo. All’ora esatta di gioco, Palanca sfoderò una staffilata dalla distanza, su punizione, beffando un Vecchi non impeccabile nell’occasione. Il raddoppio giunse poco dopo – minuto 64 – con Boscolo, che siglò il definitivo 2-0.
Una vittoria che collocò la squadra del Capoluogo al momentaneo secondo posto in classifica, con Inter e Fiorentina. L’Italia del pallone si rese conto che l’US di Merlo, guidato da Burgnich, faceva sul serio e l’ottava posizione finale (Palanca vice-capocannoniere, dietro Pruzzo, a quota tredici gol) resta ad oggi un traguardo scolpito nella storia del Catanzaro Calcio.