LA CARTOLINA | Catanzaro-Modena, il giovane Pioli al “Ceravolo”

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C’è stato spazio, seppur risicatissimo, per qualche lampo, per qualche sorriso, nello sciagurato biennio di Serie B 2004-2006, preludio al fallimento dell’estate 2006. Una carrellata di nomi, calciatori e allenatori, circolati da Catanzaro; una sfilza di sconfitte e figuracce, che per ricordarle tutte dovremmo sederci e prendere una tisana.

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Il presente – grazie al cielo – si configura in ben altro. Ma il passato, quel passato, resta macchiato da quei due anni di cadetteria che fanno rabbrividire, solo a citarli. La storia recente, però, scritta dai giallorossi, è come acqua limpida che “lava” via quei momenti.

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Circa quarantotto ore a Catanzaro – Modena ed il pensiero, nel ritrovare i Canarini al “Nicola Ceravolo”, genera alcuni flashback, ad alcuni frammenti di memoria. Abbiamo fatto riferimento ai sorrisi (pochissimi, tanto da contarsi sulle dita di una mano) di quell’epoca, che sembra distante anni luce (e forse lo è): tra questi, le due vittorie colte proprio con i modenesi, in casa, in ambedue le stagioni. Un campo praticamente profanato da chicchessia, fu inespugnabile per il Modena, battuto in entrambe le occasioni: 2-1 nel 2004/05 e 1-0 l’anno seguente.

La cartolina estratta da uno dei due match, riguarda una figura divenuta arcinota nel panorama calcistico nazionale, anni dopo: Stefano Pioli.

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È una sera di ottobre del 2004: all’ex “Militare”, quindi, l’US di Gigi Cagni ospitava la squadra guidata da un giovanissimo Pioli, appena 39enne, alla sua prima esperienza alla guida di una compagine chiamata a disputare un buon campionato, dopo la salvezza ottenuta a Salerno, da allenatore debuttante, l’anno prima. E infatti fu un campionato decisamente positivo per i gialloblu, che si classificarono al settimo posto, sfiorando di fatto i playoff.

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Serata da dimenticare, dunque, per il Modena di Pioli sui Tre Colli (verrà esonerato la stagione successiva), piegato sotto i colpi di Morello e Carbone, limitandosi e realizzare il gol della bandiera, a tempo scaduto, con il ghanese Asamoah Gyan (l’anno seguente sarebbe stato titolare contro l’Italia al Mondiale vinto dagli Azzurri).

Inutile dire che quella vittoria non spostò assolutamente nulla nei precari equilibri di un Catanzaro destinato alla retrocessione: alla fine fu un desolante ultimissimo posto, con appena 26 punti, addirittura nove dei quali racimolati in un intero girone di ritorno. Ma quella sera di ottobre 2004, il Catanzaro ebbe la meglio sul Modena di un Pioli che, tanti anni più in là, sarebbe divenuto “on fire” col Milan.

 

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