Catanzaro e Palermo, storicamente, hanno dato vita a sfide affascinanti. E non potrebbe essere altrimenti per due tra le più importanti realtà del Mezzogiorno calcistico, con i rosanero che hanno anche avuto il privilegio di lanciare non pochi top player per i club blasonati d’Europa: a citare tutti i campioni passati dalla Sicilia, specie nell’ultimo ventennio, servirebbero decine di pagine.
Così come non basterebbero manuali a citare tutti i precedenti tra i due club, nei decenni. E gli aneddoti non mancano. Ad esempio, potremmo tirar fuori la vittoria di misura del giugno 1975 firmata da Adriano Banelli il quale, la sera stessa del match, convolò a nozze!
Quindici anni più tardi (il 30 settembre del ’90), il 3-0 targato Fontana, Criniti e Coppola: a far notizia però – o meglio, a restare negli annali – il nome di un giovane arbitro, promettente. Un fischietto che avrebbe avuto, poi, una “discreta” carriera: “tale” Pierluigi Collina della sezione di Viareggio! L’attuale presidente della Commissione Arbitrale della FIFA ebbe dunque occasione di dirigere un incontro dei giallorossi, seppur in quella unica circostanza.
Ma vogliamo rispolverare una cartolina in particolare, dal cassetto dei ricordi. Lo scontro al vertice datato 28 maggio 1978, 36^ giornata del campionato di Serie B: un torneo che vide lo strapotere dell’Ascoli, un po’ come le Aquile di Vivarini lo scorso anno, per intenderci. Per le altre due caselle utili al salto in massima serie, invece, era ressa tra diverse squadre: Catanzaro e Palermo erano in condominio al secondo posto a quota 39, poi Avellino e Monza con 38 punti, Samp e Lecce a 37, mentre gli ascolani viaggiavano beatamente a 57 punti.
Una sfida nella sfida, in quella circostanza: l’incontro tra due cannonieri del torneo, ossia il compianto Vito “bicicletta” Chimenti e Massimo Palanca, falcidiato dagli infortuni in quella stagione, tanto da essere in dubbio nella settimana che condusse al match. Sui Tre Colli giunsero addirittura circa cinquemila tifosi palermitani, disseminati tra Distinti e Tribuna Est oltre ad un settore ospiti logicamente gremito, convinti di fare il colpaccio.
L’US, in casacca blu, passò in vantaggio in avvio con O’Rey, su penalty. Ancora “Massimè“, realizzò il raddoppio e la doppietta personale sempre all’inizio del secondo tempo. Il Catanzaro era padrone del campo, ma guai a dare per finito il Palermo, che accorciò le distanze con Magistrelli e tutto il tempo per rimettere in piedi la contesa. La gara proseguì tiratissima, ma ci pensò Renzo Rossi a realizzare il 3-1 finale.
Quel successo consentì al Catanzaro di mister Giorgio Sereni di consolidare il secondo posto solitario: il seguente pareggio di Rimini e la vittoria successiva con il Como in casa, regalarono la promozione in Serie A! Non solo: Palanca, tra l’altro, guadagnò il titolo di capocannoniere della B.